Il mondo podolico in tour con Metano’s: 9 date da non perdere

Luciano Castelluccia, dal 1998 direttore artistico del Carpino Folk Festival nonché ideatore della Festa della Transumanza di CarpinoC’è un festival al Sud, apparentemente solo musicale, che nelle sue ventuno edizioni dal ’96 ad oggi ha saputo divenire un vero e proprio evento culturale e identitario, come forse nessun altro nel nostro Paese. Un festival che lega la musica popolare del proprio territorio – la tarantella delle origini,  quella garganica – ad un mondo rurale fortemente vitale, quello dei caprai del promontorio e dei vaccari podolici, degli stazzi e delle transumanze, del poco ma straordinario latte che, forma dopo forma, mani sapienti plasmano in caciocavalli senza pari.

Un evento – stiamo parlando del Carpino Folk Festival – che in ciascuna delle ultime edizioni ha superato le 100mila presenze (in cinque giorni appena) e che anche quest’anno è in agenda ai primi d’agosto (dal 4 al 10, da non perdere!), preceduto all’inizio dell’estate da quella Festa della Tranzumanza di Carpino (date in via di definizione) che, un passo alla volta sta coinvolgendo un pubblico sempre più ampio nel vivere dal di dentro il più autentico mondo podolico. Un mondo in cui l’uomo, l’animale e l’ambiente hanno saputo mantenere un equilibrio non comune, un fascino e una magia davvero rari.

La Festa della Transumanza di Carpino ha inizio: appassionati, amici e vaccari salgono verso la collina con le vacche podoliche - foto di D. S. Antonacci© Non soddisfatto di tutto ciò, e amando in maniera viscerale la sua terra e la sua cultura, quello che dal 1998 è il direttore artistico del festival e l’ideatore della suddetta transumanza, Luciano Castelluccia, tornerà ancora una volta a farsi cantore e narratore della sua gente e dei suoi territori attraverso un tour – Metano’s – articolato su nove happening musical-gastronomici serali, tra suoni, vibrazioni, odori e sapori del Gargano.

Un tour, dicevamo, che prenderà il via il 5 aprile prossimo da Bologna per toccare in tre giorni consecutivi anche Milano e Torino, prima di ripiegare verso Sud facendo tappa in Umbria, Toscana, Campania, Molise e, finalmente, in Puglia (il programma è in calce all’articolo).

Serate di raro spessore
Nella presentazione dell’iniziativa, Castelluccia racconta l’originalità della serata: “Metti qualche ora passata a riscoprirsi, non può far male. Basterà spegnere il wifi, non guardare più l’orologio e lasciarsi andare, all’ascolto, alla visione, ai profumi, e alla memoria”.

“Quella di Metano’s”, spiega Castelluccia, è un’operazione complessa nel senso che non è uno spettacolo, “la serata”, no, è proprio un’operazione complessa, che punta al cervello e al cuore, con tanto di anestesia. Saranno i suoni ipnotici, quel maledetto campanaccio che risuona impetuoso dalle valli del Gargano e vi penetra seguendo le curve dei padiglioni auricolari. O forse saranno i soliti troppi calici di vino, resta il fatto che l’esperienza è indimenticabile, anzi irripetibile perché quello shock”, assicura Castelluccia, “vi segnerà per sempre”.

Caciocavallo podolico del Gargano: ''unto e sexy'', come lo definisce Luciano Castelluccia foto di Domenico Sergio Antonacci©“Chi siete? Da dove venite? Dove andate? Sono questi i quesiti che, pur non sentendo, rimbomberanno nella vostra testa alla vista del mantello di pelle di capra, al ritmo di tamburi e richiami pastorali più antichi ancora di Gesù Cristo e Maometto messi insieme; al sapore infernale del caciocavallo podolico, unto e sexy”. 

In sostanza, oltre le colorite definizioni di Castelluccia, ogni serata offrirà un emozionante percorso multisensoriale, “tra un (ri)morso di caciocavallo rigorosamente “podolico”” (citiamo l’artefice della Festa della Transumanza di Carpino) e una scodella di acquasale preparata al momento. Un inebriante, geniale ritorno al futuro, una commistione quasi perfetta di musica, parola, dannata e folle energia.

In ciascuna delle nove serate, si rivivrà, spiega l’artefice dell’iniziativa “l’affascinante viaggio mistico che parte dal Gargano, dalle sue strade sterrate, dai campanacci, dai muggiti delle vacche podoliche e dai belati delle capre. Dal movimento energico, dalla passione e dal forte senso d’appartenenza alla terra d’origine dei suoi pastori. Un movimento viscerale che riprende quello convulso e strampalatamente ordinato delle mandrie, che rievoca la polvere che esse sollevano, lasciando il segno, che fa sentire la sua eco anche da lontano, proprio come i campanacci attaccati al collo di quei podolici quadrupedi che di notte scendono a valle dalle brulle, tonde, verdi montagne garganiche”.

Vacche e vitelli podolici del Gargano in cammino in una transumanza verticale, a Carpino - foto di Domenico Sergio Antonacci©

Un progetto nato nel 2011

Il progetto “Metano’s” nasce nel 2011 dall’incontro di esperienze musicali ed artistiche differenti ma unite da tre comuni denominatori: il genio dei sapienti custodi della tradizione, la “follia” d’un “pastore di mandrie musicali”, come lui ama definirsi (altrettanto sapiente custode di “antiche tradizioni moderne”), il viaggio e la transumanza musicale, guidata da Luciano Castelluccia, di tamburelli, tammorre e castagnole, che come vacche al pascolo vanno a dissetarsi presso l’abbeveratoio di consolle e sampler, computer e mixer.

Il senso profondo di Metano’s
“Metano’s, con i suoi ingredienti strettamente legati alla tradizione pugliese”, spiega Castelluccia, “ha l’ambizione di essere qualcosa in più: è sole e vento, acqua e freddo. Profumi, odori, sudore, gemiti, suoni e muggiti. Vuole raccontare un modo d’essere e di quella profonda ingovernabile paura antica di chi sa che non rientrare al solito orario non è mai una leggerezza, ma può essere solo che non è andata come sarebbe dovuta andare!”.

“Attraverso il connubio tra cibo e cultura, la serata racconta il bello, il brutto, e ancora, il buono, il calore, il colore, il sapore, l’odore, il senso meno scontato dell’amore. Un racconto, quello di Metano’s, che abbraccia l’arte nelle sue tante forme, che parte dal “tratturo” di una terra maledettamente bella e complicata, attraverso i suoi odori, i suoi colori, i suoi rumori, i suoi sapori, per giungere direttamente all’anima, con gli stessi odori, colori, rumori e sapori. Un percorso etnico, musicale e gastronomico sorprendente, mai scontato, fatto di colorate istantanee, senza un inizio ed una fine definiti, un continuo sconvolgente movimento che mai lascia spazio al caso!”.

Il tour
(Data / Luogo / Località)

5 Aprile / La confraternita dell’uva / Bologna
6 Aprile / Circolo Enosud / Milano
7 Aprile / Pulp Cocktail Bar / Settimo Torinese (TO)
8 Aprile / Fermata Obbligatoria / Milano (solo show cooking) 
14 Aprile / ExSanacore / Ariano Irpino (AV)
Perugia, Siena, Molise e Puglia sono in via di definizione

Chi è Luciano Castelluccia
Luciano Castelluccia, alias Metano’s, è dal 1998 il direttore artistico del Carpino Folk Festival (qui la pagina Facebook dell’evento), rassegna della musica popolare e delle sue contaminazioni. Da sempre impegnato nel ricostruire il tessuto della memoria comunitaria e nel valorizzare e tutelare il patrimonio culturale garganico attraverso la ricerca, la musica, l’enograstronomia e l’aggregazione sociale.

27 marzo 2017