Sardegna: con Oilos si progetta il futuro del mondo pastorale

L’incontro di giovedì scorso presso l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Sardegna in cui si è compiuto l’iter che legittimerà il ruolo di Oilos

Ad un anno circa dalla sua creazione, l’Organismo Interprofessionale Latte Ovino Sardo (Oilos) si avvia verso la sua piena operatività, attraverso la domanda di riconoscimento presentata alla Giunta Regionale della Sardegna e al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

La conferma è giunta giovedì scorso, 23 novembre, dalla viva vice del presidente di Oilos, Salvatore Pala: «Abbiamo raccolto tutta la documentazione e le adesioni necessarie per la presentazione della domanda di riconoscimento di Oilos, che inoltreremo nei prossimi giorni alla Giunta Regionale e al Mipaaf. Finita questa fase istruttoria e di recupero dati, siamo ufficialmente pronti a partire con le nostre attività».

L’ultimo atto formale del percorso compiuto per la creazione di Oilos, è stato l’incontro – tenutosi presso l’Assessorato dell’Agricoltura a Cagliari – tra i rappresentanti delle varie componenti dell’organismo interprofessionale (pastori, trasformatori privati e del mondo della cooperazione), l’assessore regionale all’agricoltura, Pier Luigi Caria, con i suoi più stretti collaboratori, i vertici degli enti regionali Laore Sardegna e Agris e quelli del Consorzio del Pecorino Romano Dop e dell’Ara (Associazione regionale allevatori).

Il confronto, durato quasi quattro ore, è servito a fare il punto sull’intera filiera del comparto lattiero-caseario ovino all’inizio della nuova stagione produttiva. Tra i temi trattati: il nuovo prezzo del latte da riconoscere ai pastori, l’andamento delle vendite dei formaggi e la ripresa del valore del Pecorino Romano al di fuori del mercato regionale. Tra gli altri argomenti che hanno animato la discussione: la diversificazione delle produzioni, la destagionalizzazione e la conquista di nuovi mercati in cui promuovere i formaggi, il latte alimentare e quello polverizzato.

Da parte di Caria sono giunte parole fiduciose sul ruolo che ricoprirà l’Organismo: «Ho sempre riconosciuto a Oilos il proprio ruolo di interlocutore centrale con cui ragionare sulle migliori azioni di governo da mettere in atto per il comparto. Ecco perché è nostro obiettivo di Giunta, ma anche di mandato del Consiglio Regionale, fare tutto il possibile affinché questo organismo funzioni».

«Nessuno, compresa la Regione», ha proseguito l’assessore, «può decidere a tavolino il prezzo del latte. Ma tutti noi, con enorme senso di responsabilità, dobbiamo creare le condizioni più percorribili per costruire insieme il futuro prezzo o la futura forbice su cui oscilli la remunerazione del latte ai produttori primari, i pastori».

L’esponente dell’esecutivo Pigliaru ha poi ricordato quanto sia importante lavorare sulla programmazione delle produzioni, della trasformazione e delle vendite. «Senza numeri ufficiali non si può fare alcun tipo di ragionamento sul futuro del comparto», ha aggiunto l’assessore. «Attraverso l’aiuto dei 13euro a capo ovicaprino della legge 20/17 abbiamo dovuto chiedere ai pastori le produzioni dei litri di latte per le stagioni 2015-2016 e 2016-2017, poiché in Sardegna, ancora oggi, non esisteva alcun dato che attestasse la reale produzione delle nostre 12mila aziende. Con la raccolta e la rielaborazione di queste cifre si potrà finalmente ragionare su basi solide nell’accompagnare progetti che abbiano la forza del vero stato delle cose e non delle chiacchiere che, negli ultimi decenni, hanno fatto solo male a uno dei settori produttivi più importanti della Sardegna».

Aiuti ai pastori: erogato il 13,14% dei premi

A proposito della legge 20/17, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura Sardegna (Argea) ha pubblicato, mercoledì scorso 22 novembre, il terzo aggiornamento sulla liquidazione degli aiuti erogati ai pastori e agli allevatori ovicaprini dell’isola per fronteggiare le conseguenze dell’annata siccitosa e la crisi del prezzo del latte ovino.

“Alle ore 17.00 di martedì 21 novembre”, ha reso noto l’Argea sul suo sito web, “sono state liquidate n. 1.412 domande per un importo complessivo pari a € 5.912.880. La cifra totale dell’aiuto ammonta a 45 milioni di euro; le domande andranno presentate entro e non oltre lunedì 18 dicembre prossimo.

Per accedere agli aiuti i beneficiari debbono innanzitutto comunicare all’agenzia Agris Sardegna i quantitativi di latte prodotti nel corso delle campagne 2015-2016 e 2016-2017 e conferiti al primo acquirente o trasformati in azienda. Alla comunicazione andranno allegate le fatture di vendita, per poi completare la procedura, secondo quanto indicato dal sito web Sardegna Agricoltura (leggi qui).

27 novembre 2017