Branzi rinnova i fasti dei grandi formaggi e della vera taragna

L'Ftb Branzi, qui nelle mani di Francesco Maroni, sarà protagonista assieme al Bitto storico dell'8a edizione della Fiera di San MatteoL’affascinante cornice di Città Alta a Bergamo, i suoi vicoli, il suo brusio fatto di turisti e residenti, piazza Vecchia vestita di verde, hanno caratterizzato ieri il primo ufficiale appuntamento legato all'8a edizione della Fiera di San Matteo di Branzi, vale a dire la conferenza stampa – gremita come mai negli anni scorsi – che si è tenuta nei locali del ristorante “L'alimentari” di via Tassis.

L’incontro, al quale hanno partecipato tra gli altri il consigliere provinciale Domenico Cangelli e il presidente della Comunità montana della Valle Brembana Alberto Mazzoleni, è iniziato stavolta solo al termine delle valutazioni per la prima edizione del concorso del Formai de Mut di un anno, vale a dire dell'annata 2011.

«La spina dorsale della manifestazione», ha tenuto a precisare il presidente della Latteria sociale di Branzi, Francesco Maroni, «sono le produzioni casearie, la valutazione delle partite di Formai de Mut della stagione 2012. In questa occasione, proprio oggi finalmente e per la prima volta, abbiamo deciso di organizzare un concorso dedicato alle forme di Formai de Mut con un anno di stagionatura, riconoscendo il giusto valore ad un prodotto che come pochi altri sa offrire il meglio di sé dopo un'opportuna stagionatura (meglio ancora se protratta oltre l'anno, ndr). Un prodotto che acquista valore e importanza nel tempo, quindi meritevole di essere valutato attraverso la sua evoluzione nel tempo». Per fare ciò, sono stati creati da quest'anno una commissione di "formaggiai storici" e un panel di esperti che hanno giudicato i prodotti dei vari alpeggi e dei maestri casari e indicato la partita e il produttore che meglio si sono saputi esprimere nell'eccellenza casearia: quella in grado di affrontare la sfida del tempo. Al primo posto si è classificato Ivan Cattaneo dell’Alpeggio Sessi Cambrembo di Valleve, al secondo Cristian Colombo dell’Alpeggio Baite di Mezzeno di Roncobello e infine terzo posto per Mario Chiarelli dell’Alpeggio di Carisole, a Carona.
 
Si è quindi passati alla presentazione della prossima Fiera di San Matteo (21-23 settembre) evento ormai assurto a riferimento per il settore, sia nell'àmbito nazionale che internazionale, che d'ora in avanti tirerà la volata alla esordiente Sagra della Polenta Taragna Orobica, che nell'ultimo fine settimana di settembre farà il suo debutto, sempre a Branzi.
 
Un successo senza pari per la Fiera di San Matteo
Quest’anno cadrà nel quarto weekend di settembre (per la precisione 21, 22 e 23 settembre) e a presentarla ci ha pensato il suo fautore Francesco Maroni, sottolineando che «questa prossima edizione sarà caratterizzata dall'introduzione di stand dedicati all’artigianato locale, che ci daranno modo di conoscere i nuovi artigiani del legno, della lana e persino i burattinai. La Fiera di San Matteo è cresciuta e si è fortificata in questi anni, offrendo ai produttori caseari più importanti l'occasione di incontrarsi, confrontarsi e organizzarsi sempre più e sempre meglio».
 
L’impegno legato a un momento di confronto in forma di convegno quest’anno si sdoppia: sabato mattina sarà dedicato alla presentazione dei «Pacchetti turistici dei Formaggi Principi delle Orobie», mentre nel pomeriggio troverà spazio il tradizionale appuntamento con il convegno della fiera, che quest’anno avrà come tema "Il valore della falce fienaria". Anche in questo caso non mancheranno autentiche autorità in materia di mondo rurale, e profondi conoscitori dell’argomento, trattato per entrare nello specifico della tematica, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza e, in un certo senso anche l’originalità, del "tornare alle origini".
 
Di questo tenore anche l’asta dei formaggi orobici, alla quale non mancheranno di partecipare esperti ed esercenti, in particolare del Bitto storico, che va ad aggiungersi a quella del Formai de Mut: forme di pregiatissimi prodotti caseari saranno battute all’asta e vendute al miglior offerente. Anche questo un modo per significare un concreto "ritorno alle origini".
 
Novità di quest'anno, poi, l’area riservata alla valorizzazione dei musei di valle (dedicati all'identificazione della cultura locale, con – tra le altre cose – l’esposizione dell'antiquariato del mobile locale).
 
Esordio per la Sagra della polenta taragna orobica
Il weekend successivo (29 e 30 settembre) sarà di scena, ancora a Branzi, uno dei primi piatti più "identitari" e amati di queste vallate: la polenta taragna, con la prima edizione della Sagra della Polenta Taragna Orobica. «L’iniziativa», ha spiegato Maroni, «vuole essere una vera e propria celebrazione del tipico piatto orobico, alla cui produzione e diffusione la Bergamasca dà un grandissimo apporto. Non si tratterà solo del semplice gustare la pietanza, ma anche della presentazione, per esempio, delle diverse tipologie di mais con la quale viene realizzata, con la gradita presenza, tra l'altro, di vari produttori del settore vitivinicolo». All’interno della sagra sarà infine allestito uno stand dei birrifici bergamaschi e di piccole cantine di vino che producono ancora artigianalmente.
 
8 settembre 2012
 
Per ulteriori informazioni:
Associazione Fiera di San Matteo – Branzi
Tel. 349.6298451 – 0345.71074
Fax 0345.70039
e-mail: info@fierasanmatteo.it
 
Clicca qui per scaricare l'invito e il programma della manifestazione (formato pdf)