"Il latte non è tutto uguale, così come non lo sono i formaggi, perché non sono uguali le loro componenti aromatiche e nutrizionali; le molecole che contribuiscono a determinarne la qualità – le vitamine, gli antiossidanti, la componente acidica, i flavonoidi, i terpeni – sono presenti in proporzioni variabili in relazione al tipo di alimentazione che l’animale riceve e, soprattutto, alle erbe presenti nella razione". Non ci potrebbe essere introduzione migliore per chiarire una volta per tutte e in poche parole come stanno le cose nell'universo del latte e del formaggio.
E questa introduzione altro non è che l'incipit della presentazione del prossimo seminario "Diversamente uguali: il caso del latte “Nobile”", che si terrà giovedì 21 marzo a Napoli (ore 11:00, Sala della Biblioteca di Fisiologia Umana, al 9° Piano – Torre Biologica del Nuovo Policlinico, in Via Pansini 5)
Un seminario in cui si tratterà, finalmente e in modo esaustivo del rapporto Omega6/Omega3, del Grado di Protezione Antiossidante, del Cla (Acido Linoleico Coniugato), dei terpeni, e di tutte le variabili soggette a subire variazioni anche enormi, a seconda che l’animale sia condotto al pascolo o tenuto in stalla, e secondo il tipo di alimentazione che gli verrà offerta.
Naturalmente se il contenuto delle componenti nutrizionali è diverso, diverso sarà anche l’effetto dell'alimento sulla salute umana. A guardar bene c'è da rendersi conto che, mai come adesso, la ricerca sta approfondendo gli studi sulla qualità del latte, sui fattori che la determinano e sui relativi effetti sulla salute umana: da poche settimane è stato pubblicato un lavoro scientifico che dimostra come la relazione tra il formaggio, il latte utilizzato per la sua preparazione e la colesterolemia dell’uomo sia da rivalutare. E in Campania su questo fronte è in corso una ricerca che, partendo dall’ipotesi che il latte non è tutto uguale, vuole provare a mettere a punto un metodo di classificazione della qualità del latte e definirne nuovi indici e modelli di valutazione.
Alla luce di tutto ciò, il seminario del 21 prossimo rappresenterà l’occasione per presentare i risultati di queste ricerche e – perché no? – anche i prodotti finiti che dal buon latte provengono, essendo il latte, in specie se di qualità reale, una materia prima che ben si presta a diverse metodologie di trasformazione.
Il mini-lunch con cui si chiuderà l'incontro offrirà ai convenuti l'occasione di degustare i primi risultati "Nobili" della produzione derivata da Latte Nobile, e ai ricercatori di raccogliere impressioni sul gradimento degli stessi. Si tratta infatti delle prime prove di produzione, realizzate all'interno del progetto "Nobilat" della Regione Campania, che presto vedrà gli stessi prodotti messi alla prova degli esami di laboratorio, tesi a scoprire quanto e cosa del corredo nutrizionale del Latte Nobile verrà conservato in ciascuno di essi.
Infine, una nota sull'uso che già la ristorazione campana sta facendo sia del Latte Nobile che di alcuni suoi primi derivati: nell'operazione sono già coinvolti cuochi come Pietro Parisi del ristorante "Era Ora" di Palma Campania e il maestro pizzaiolo Enzo Coccia, della pizzeria "La Notizia" di Napoli, talmente convinto della validità del FiordiNobile (il fior di latte da Latte Nobile) da averlo già inserito tra gli ingredienti delle sue prelibate pizze.
Il programma del seminario (moderatore Franco Contaldo, dell'Università di Napoli Federico II) prevede i seguenti interventi:
– Mariella Passeri, dell'Assessorato all’Agricoltura, Regione Campania – "La ricerca ed il territorio"
– Elvira Naselli, del quotidiano La Repubblica – "Il messaggio dell’offerta e le perplessità del consumatore"
– Roberto Rubino, dell'Anfosc – "Un nuovo modello di valutazione della qualità del latte. Il caso del Latte “Nobile”"
– Sebastiano Banni, dell'Università di Cagliari – "Proprietà nutrizionali del formaggio. Frazione lipidica ed effetti sul metabolismo dell’uomo"
Quando e dove:
il seminario "Diversamente uguali – Il caso del latte “Nobile”"
si terrà giovedì 21 marzo, con inizio alle ore ore 11:00
presso la Sala della Biblioteca di Fisiologia Umana
al 9° Piano della Torre Biologica del
Nuovo Policlinico, sito in Via Pansini 5, a Napoli
Per ulteriori informazioni:
23 febbraio 2013
