Il prossimo 1° marzo, venerdì, porterà con sé una seconda occasione, dopo quella tenutasi a Dronero l’8 febbraio scorso, per conoscere la giovane associazione Alte Terre, che tornerà a presentarsi, presso la libreria “Segnavia“, alla Porta di Valle di Brossasco (ore 21) raccontando le motivazioni della propria nascita e il suo modo di organizzarsi e di crescere sul territorio e per il territorio e i suoi abitanti.
Nata nell’estate corsa, Alte Terre è un’associazione di pastori e montanari delle Alpi occidentali, decisi a reagire al progressivo venir meno delle condizioni minime per continuare a vivere e operare in montagna. “La popolazione residente”, racconta il documento di presentazione dell’associazione, “è minacciata oltre che dallo spopolamento e dalla crisi economica generale anche da un quadro legislativo che non favorisce la prosecuzione dell’attività umana sul Monte”.
“Alte Terre”, prosegue la nota, “intende in particolare difendere la permanenza delle famiglie e delle aziende agricole in montagna, mettendo in evidenza gli impedimenti che spesso ne ostacolano l’attività”.
La sede legale dell’Associazione è presso la Provincia di Cuneo. Nel corso degli incontri nelle singole Valli, aperti a tutti gli interessati, verranno presentati i motivi della nascita dell’associazione, i suoi obiettivi, il lavoro già svolto e i prossimi impegni.
Qui di seguito, la “Carta della associazione Comunità delle Alte Terre”:
1. L’Associazione promuove la vita dell’uomo sul Monte in tutti i suoi aspetti economici, sociali e culturali. Si guarda alla storia secolare che ci ha preceduto per ispirarsi a forme esemplari di integrazione ecologica tra uomo e ambiente (ad esempio l’architettura, i pascoli alti, gli usi comunitari, alcuni statuti e forme di autonomia locale, etc.), ma l’Associazione nasce nel XXI secolo e dunque pensa le Alte Terre come luogo per sperimentare attività economiche ecosostenibili e forme di convivenza sociale solidali che cerchino di rispondere positivamente all’attuale crisi del modello di sviluppo urbano
2. L’Associazione individua nel settore primario il cardine della vita dell’uomo sulle Alte Terre e conseguentemente si adopera per sostenere e promuovere le attività agro-silvo pastorali ecosostenibili, condotte da aziende agricole con sede in territorio montano. A tal fine si adopera per studiare e rimuovere gli impedimenti di vario genere che oggi ostacolano il fiorire del settore primario in montagna, nonché per favorire quelle produzioni agricole ad alto valore aggiunto (in primo luogo la pastorizia finalizzata alla caseificazione e alla produzione di carne all’erba)
3. L’Associazione considera i giovani e le loro famiglie i destinatari privilegiati delle politiche sociali destinate al Monte. Negli ultimi decenni sono le famiglie con figli ad aver subito i maggiori costi della mancanza di politiche di sostegno all’istruzione, ai trasporti, vedendo in molti casi persino minacciata la loro stessa possibilità di permanenza nel contado d’origine, a volte trasformandosi anch’essi in silenziosi migranti forzati. Politiche mirate potranno invertire il processo e favorire l’insediamento di “una famiglia per ogni borgata”
4. Sul piano culturale l’Associazione propone una visione dell’ambiente alpino che tenga in conto la presenza dell’uomo e della sua attività, in contrasto con l’ambientalismo conservazionista diffuso tra quei cittadini che cercano altrove, rispetto al luogo in cui vivono, l’ambiente da salvaguardare, espropriando le persone e le comunità delle Alte Terre del diritto naturale ad un ruolo attivo sulla propria terra, quasi fossero turisti di passaggio non graditi. La “salvaguardia della montagna” non si può fare a danno di chi sul Monte ci vive
5. Sul piano politico, nell’attuale fase storica nella quale i piccoli Comuni montani e in particolare le Comunità Montane rischiano la chiusura con la scusa della crisi economica, l’Associazione promuove e difende forme innovative di autogestione locale, guardando con favore a semplificazioni amministrative come le prospettate Unione dei Comuni, purché ciò non si traduca in espropriazione del potere municipale delle Alte Terre.
Chi voglia saperne di più su Alte Terre può cliccare qui per leggere il “Chi siamo” dell’associazione, qui per il suo statuto e infine qui per aderire.
Per ulteriori informazioni
e-mail: alteterre@hotmail.it
cellulare (segreteria): 335.7472.434
sito web: www.alteterre.org
23 febbraio 2013