Trento: consumatori in cerca di un patto con gli allevatori

foto Stefano Mariotti©

28 gennaio 2009 – Dal prossimo 1° febbraio il latte in provincia di Trento costerà 0,10 Euro in più al litro, nonostante il cosiddetto “polo bianco” (la lobby del latte locale) stia riconoscendo da qualche tempo 5 centesimi in meno agli allevatori, a fronte della diminuzione dei costi di gasolio e mangimi.

Per contrastare l’operazione, il locale Comitato di Difesa dei Consumatori ha lanciato al mondo degli allevatori la proposta di un’alleanza che consenta di contrastare efficacemente la Centrale del Latte, vale a dire la diffusione capillare dei distributori di latte crudo nel maggior numero possibile di stalle (al censimento di un anno fa erano oltre 1600, con 28 capi di media per stalla) e la definizione di un prezzo “politico” di 74 centesimi al litro, vale a dire il doppio di quanto remunerato attualmente dalla Centrale agli allevatori e la metà del prezzo per litro al dettaglio.

Tra i “rumori” colti tra gli allevatori, il più diffuso è quello secondo cui – a fronte di nessun motivo evidente per giustificare un aumento – si sarebbe costituito un cartello nazionale delle centrali del latte.