Annunciato da tempo e molto atteso per gli scottanti temi all’ordine del giorno, si è tenuto lunedì scorso 8 aprile a Frabosa Soprana, l’incontro – organizzato dalla Adialpi (Associazione Difesa Alpeggi Piemonte) – tra l’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Claudio Sacchetto e una nutrita rappresentanza di margari piemontesi, a cui si sono aggiunti alcuni esponenti delle associazioni di categoria. Una serata dedicata ai temi della zootecnia di montagna, con al centro la “questione lupo”, che anno dopo anno si fa sempre più critica, per i crescenti e sempre più cruenti attacchi non solo alle greggi ma anche alle mandrie di bovini, ma ancora una volta il discorso è scivolato anche sui ritardi del saldo della Pac (Politica Agricola Comunitaria), in seguito al refresh del 2012.
Per quanto riguarda il lupo, l’assessore ha confermato il rinnovo del sostegno agli allevatori per il “pascolo gestito”, in modo da limitare gli attacchi, e dell’assicurazione sui danni da predazioni e sul recupero delle carcasse con mezzi aerei. Si è discusso anche del progetto “Life”, che prevede l’utilizzo di 7milioni di euro a favore di azioni riguardanti il lupo sull’arco alpino: a tale proposito Sacchetto ha espresso la sua totale contrarietà, dichiarando la sua determinazione ad evitare che enti e parchi piemontesi partecipino all’iniziativa, coerentemente con la posizione assunta in merito dalla Regione Piemonte, che è quella di una completa opposizione al lupo e ad ogni progetto ad esso collegato. La posizione dell’assessore Sacchetto è stata unanimemente accolta dai presenti, alcuni dei quali si sono espressi affermando che «questi soldi andrebbero spesi diversamente su azioni che realmente aiutano la montagna» ma è evidente che «le decisioni prese in sede europea sono difficili da cambiare» e che di sicuro chi dispone certe scelte «non conosce le necessità del nostro territorio». Problematica, quella del lupo, che in mancanza di una disponibilità della politica a prendere delle scelte eque, andrà affrontata ancora con i “pannicelli caldi”, come ad esempio attraverso il Psr (Piano di Sviluppo Rurale) post-2013, grazie al quale si dovrebbero introdurre delle misure tese a coprire i costi di una maggior difesa degli animali.
“Questione lupo” a parte, la serata è stata largamente dedicata agli interventi sulla Pac e sulle problematiche conseguenti alla fotointerpretazione del 2012, che hanno messo in forte difficoltà gli alpeggiatori. «Abbiamo pagato», ha sottolineato Sacchetto, «una parte delle domande, con un esborso di circa 9,2 milioni di euro. Ora restano all’incirca altri 1,8 milioni, che riguardano le domande con le incongruenze più elevate; per questi casi sarà opportuno effettuare gli studi sul campo, per verificare effettivamente la superficie utilizzabile da ammettere a premio, superando i possibili errori delle foto aeree. Ricordo comunque che la scadenza per il saldo della Pac è il 30 giugno: quindi non siamo in ritardo con i pagamenti». A questo proposito, il riesame delle superfici contestate verrà effettuato sul campo da tecnici specializzati, incaricati dalla Regione stessa. Diversa è invece la situazione che riguarda gli alpeggi in cui sono stati effettuati i Piani Pastorali (misura 214.6.2 del Psr): in questi casi il tecnico che ha effettuato il piano potrà fornire i dati informatici del suo studio e velocizzare così gli accertamenti con uno sblocco anticipato dei pagamenti.
Intanto, per l’estate 2013 si parla già di probabili nuovi controlli sui pascoli, in seguito alla complicata situazione dell’anno scorso. «La situazione è molto grave e molti margari si stanno trovando in una situazione drammatica», ha spiegato il presidente di Adialpi Giovanni Dalmasso; «questi ritardi della Pac arrivano in un periodo molto difficile per la zootecnia di montagna, e se non troviamo delle soluzioni in tempi brevi molte aziende rischiano di chiudere per sempre la loro attività. Non ha senso che le domande di premio dei margari, che si basano sui dati del refresh 2009, vengano bloccate, col rischio di dover pagare la penalità (pari al doppio del valore del premio in errore)».
«Le domande del 2012», ha proseguito Dalmasso, «sono state presentate in buona fede e con la convinzione che le tare sulle superfici fossero corrette, visto che il controllo da parte di Agea era già stato fatto appena tre anni fa. Ora è indispensabile chiarire velocemente le situazioni caso per caso in modo da capire entro il 15 maggio (termine per le presentazioni dei premi 2013) su quali superfici impostare le nuove domande».
Nonostante i non pochi e intensi temi trattati, l’incontro ha permesso anche di affrontare il tema delle speculazioni sugli alpeggi, a proposito delle quali Sacchetto ha rassicurato i presenti sul fatto che «la Regione Piemonte sta per approvare un decreto per limitare il fenomeno; le procedure sono lunghe, ma entro metà anno dovrebbe entrare in vigore. Inoltre nella nuova Pac post-2013 aumenteranno i premi accoppiati, e questo sicuramente tutelerà chi realmente lavora in agricoltura». Su questo fronte, essendo oramai a metà aprile, Dalmasso ha dichiarato il suo scetticismo, sottolineando che «si sta tardando troppo per l’approvazione del decreto; ormai sono già stati fatti i bandi per l’affitto di molti alpeggi e gli speculatori continuano ad accaparrarsi i pascoli per utilizzarli ovviamente solo “sulla carta”, ma sottraendoli di fatto ai veri margari»
«Peccato, perché invece di parlare della valorizzazione dei nostri prodotti», è stato sottolineato da molti dei presenti in sala, «si è discusso tutta la sera di titoli e refresh», ed è un «gran peccato, perché abbiamo rovinato il nostro lavoro e la nostra agricoltura!». Considerazioni accolte dai relatori, certo, ma ora è evidente quanto sia necessario risolvere questi problemi, fondamentali per la sopravvivenza delle aziende: «perché senza aziende, in futuro, ci ritroveremmo a parlare di valorizzazione dei prodotti d’alpeggio… senza alpeggiatori. E tutto sarebbe inutile».
13 aprile 2013
Per approfondire su queste tematiche (speculazioni alpeggi, ritardi pagamento Pac, sostegno alpeggi post 2013, lupo, etc.), clicca qui per un testo esplicativo e qui per un video (26′)