È in dirittura d’arrivo la Cacioteca Regionale Siciliana

Ancora poche settimane prima dell’inaugurazione della Cacioteca Regionale Siciliana di Ragusa

2 marzo 2009 – Ultime settimane di messa a punto per la Cacioteca Regionale Siciliana di Ragusa, struttura che completa il progetto del CoRFiLaC (Consorzio Ricerca Filiera Lattiero Casearia) per la tutela e la valorizzazione dei formaggi della tradizione siciliana e che sarà funzionante entro la prossima estate.

All’interno della Cacioteca, contigua alla sede del consorzio e seminterrata, troveranno posto – su due piani – dodici celle di stagionatura, dedicate ai Formaggi Storici Siciliani (e ad alcuni non siciliani, ospitati per fini di ricerca scientifica), una serie di locali che verranno utilizzati per la formazione, la divulgazione tecnica e la qualificazione di professionalità nel mondo caseario e un auditorium polifunzionale, in cui si cimenteranno in vari eventi i professionisti del mondo della ristorazione, gli specialisti del settore, i ricercatori lattiero-caseari, gli appassionati di formaggio e i semplici consumatori.

La nuova struttura prevede l’utilizzazione di avanzate tecnologie per monitorare, valutare e studiare i processi di maturazione dei formaggi storici, e aprirà le proprie porte alla collaborazione con i più esperti stagionatori del mondo.

Oltre alla sostanza, che da sempre caratterizza l’opera del CoRFiLaC e che ha portato il consorzio ad essere uno dei massimi referenti mondiali di istituti internazionali come il Vermont Institute of Artisanal Cheeses e l’Inra, Institut scientifique de recherche agronomique di Parigi, la nuova struttura si doterà di varie e apprezzabili soluzioni funzionali ed estetiche, una tra tutte – udite udite – quella che prevede una parete a vetri tra l’auditorium (alle spalle dei relatori) e i locali di stagionatura.

In futuro – finanziamenti permettendo – il consorzio ha in progetto la realizzazione di un laboratorio per studiare i comportamenti dei consumatori in materia casearia, ovvero cosa spinge – al di là di un gusto personale costituito – ad optare per un formaggio o per un altro. Verranno così valutati i tanti fattori in grado di condizionare una scelta del genere, dall’arredamento all’illuminazione, dalla temperatura all’umidità ambientale, dall’abbinamento con il pane e con il vino, all’essere in compagnia o da soli.

Ancora un passo avanti nell’encomiabile progetto del professor Giuseppe Licitra, che del CoRFiLaC è presidente e fondatore, e del suo talentuoso gruppo di lavoro.

Un sogno per chi apprezza i formaggi storici siciliani è che un giorno quelli prodotti da latte di razze locali possano essere distinti dagli altri. In ogni caso, e una volta tanto, il Paese può davvero guardare alla Sicilia come ad un modello a cui ispirarsi.