Drastico taglio di fondi al CoRFiLaC. Licitra si dimette

Il professor Giuseppe Licitra, presidente dimissionario del CoRFiLaCL’assalto al fortino del CoRFiLaC (Consorzio Ricerca Filiera Lattiero Casearia) di Ragusa dura da anni oramai, e da anni è proseguito sino ad oggi, a volte sotto traccia, a volte emergendo con virulento clamore, come quando, nel 2010, il governatore siciliano Raffaele Lombardo tentò a più riprese di mettere le mani sull’ente, per propri evidenti interessi politici (leggi qui e qui). Allora, alla fine andò bene, dopo oltre un anno di lotte e di timori dei dipendenti e di buona parte del mondo rurale dell’isola, che al CoRFiLaC fa riferimento per mantenere il prestigio e i valori che l’ente stesso negli anni ha garantito ai formaggi storici siciliani. 

La sede del CoRFiLaCDa allora ad oggi sono cambiate le amministrazioni pubbliche regionali, provinciali e comunali, ma praticamente le pressioni sul consorzio non sono mai cessate, operate da più parti e in varie forme, l’ultima delle quali è stata un drastico taglio dei finanziamenti che, se da una parte riuscirebbero a garantire stipendi e costi di gestione ordinaria, dall’altra bloccherebbero di fatto la ricerca del consorzio.

E allora, come ultima e irrevocabile (a quanto pare) risposta, il professor Giuseppe Licitra, fondatore e presidente dell’ente (e docente di Scienze e Tecnologie Agroalimentari presso l’Università degli Studi di Catania) ha convocato una conferenza stampa, venerdì scorso, per annunciare con il massimo clamore possibile, le proprie dimissioni.

Di seguito, e per dare la necessaria rispondenza oggettiva alle motivazioni del professor Licitra, riportiamo il comunicato divulgato per l’occasione e redatto dall’interessato:

Il professor Giuseppe Licitra, presidente dimissionario del CoRFiLaC, durante l'inaugurazione della Cacioteca Regionale Siciliana

Bilancio e Finanziaria 2013

I quotidiani l’hanno definita la Finanziaria dei Precari. In sintonia con la politica del Presidente Crocetta di effettuare tagli agli sprechi ed ai privilegi evitando la “Macelleria Sociale” e per rimettere i conti a posto della Regione, il CoRFiLaC ha avuto destinata nel relativo capitolo di Bilancio la somma di 2027 migliaia di euro, (sempre se il commissario dello stato non impugna la legge e magari come è successo nel 2012 sarà necessario fare altri tagli) che di fatto servono alla copertura finanziaria degli stipendi dei dipendenti e di qualche collaboratore in attività al CoRFiLaC da più anni (che è pari a circa 1900 migliaia di euro).

Tutto questo nonostante ci sia stata una delibera di giunta del 15 marzo 2013, che nell’ambito della riorganizzazione delle attività dell’Assessorato Risorse Agricole, quindi in piena sessione di bilancio, definiva il CoRFiLaC con (expertise elevatissime per tutta la zootecnia). (*)

Nonostante la terza commissione “attività produttive” presieduta dall’on. Marziano  a seguito dell’audizione del CoRFiLaC ha depositato un emendamento che ripristinasse la somma storica (dal 2006 al 2011) di 2.900 migliaia di euro, votata all’unanimità e con il parere positivo del governo.”

Nonostante l’Assessore all’Agricoltura Dr. Cartabellotta ci rassicurava dicendo che il CoRFiLaC e l’istituto vite e vino erano le uniche due strutture a cui teneva per il rilancio del suo Assessorato. L’Istituto vite e vino si è visto aumentato i fondi da 5 a quasi 6, Il CoRFiLaC meno 600 mila euro rispetto al 2012 e meno 900 mila rispetto al 2012. Per non parlare della tabella H (la “tabella H” era stata dapprima cancellata dal bilancio regionale e poi ripristinata; in essa sono inclusi enti ed associazioni a cui la regione destina dei finanziamenti).

Nonostante un gran numero di parlamentari dichiarava di sostenere il CoRFiLaC per la riconosciuta attività internazionale e di servizio verso la Sicilia.

Nonostante quanto sopra, la Commissione Bilancio si ferma a 2.100 migliaia di euro,  in pratica per garantire i salari. Con un impegno in aula di migliorare il finanziamento.

In aula dalla riunione dei capi gruppo esce un emendamento del governo che riduce a 2.027 migliaia si euro il finanziamento (ore 1:00 am del 1° maggio 2013).

Al tentativo estremo di recuperare altre somme sono stati presentati ulteriori emendamenti, all’ultimo emendamento del governo, da diversi gruppi parlamentari.

Prende la parola l’Assessore al bilancio Bianchi, dicendo che non c’era spazio per nessuna spesa aggiuntiva altrimenti saltavano i conti generali (per altri capitoli passavano emendamenti da 10 e 20 milioni di euro).

A difesa della Manovra prende la parola il Presidente Crocetta, esprimendo concetti non proprio gratificanti sia verso la mia persona (non è perché viene qua 4 giorni a fermare i deputati compreso il presidente in modo condizionante) gli dobbiamo dare più soldi…  Alle grida del solo On Assenza si cambia leggermente tono, e viene affermato che “facciano una relazione tecnica per capire cosa fanno e poi si vede”, magari nelle variazioni di bilancio di ottobre, che il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana On Ardizzone, propone di anticipare a settembre e chiedendo di ritirare tutti gli emendamenti. 

In sintesi siamo diventati degli illustri sconosciuti, nonostante la delibera di giunta, le audizioni in II e III commissione, alla visita dello stesso Crocetta al CoRFiLaC in campagna elettorale ed in successivi incontri. 

Leggo dai giornali che non si poteva fare di più, personalmente credo che si poteva fare molto di più, bisognava inserire il CoRFiLaC come priorità assoluta, come è stato fatto per altri provvedimenti, come è stato fatto negli anni passati, pensandoci prima e cioè nelle riunioni dei capigruppo, e con una forte rivendicazione con il Governo, così come ha pubblicamente detto lo stesso presidente Crocetta in aula alle 2:40 am del 1 maggio 2013. Vedasi diretta streaming .

Brevemente vorrei rispondere alle affermazioni del Presidente Crocetta.

Primo, in merito ai 4 giorni ed alle considerazioni di “condizionare” i deputati:

Ogni incontro con i parlamentari è stato molto cordiale e gli stessi mi raccomandavano di seguire l’iter della finanziaria per eventuali chiarimenti o necessità.

Compreso lo stesso presidente che al brevissimo colloquio in cui esplicitavo le difficolta del CoRFiLaC si è pronunciato che avrebbe “attenzionato” il problema perché si ricordava bene chi eravamo indicandomi anche il parlamentare della provincia di Ragusa a cui rivolgermi. Sempre in un clima di assoluta cordialità.

E comunque vorrei dirgli che a Palermo sia personalmente che accompagnato da alcuni lavoratori del CoRFiLaC non ci siamo stati 4 giorni ma 30-40 gg  durante l’intera sessione di bilancio, così come succede ogni anno, e questo non per interessi personali ma:

– in difesa di un interesse pubblico per la provincia di Ragusa,

– in difesa della ricerca,

– in difesa di una istituzione pubblica che ha offerto opportunità a dei giovani senza essere raccomandati,  e che opera con efficienza ed efficacia e che ha generato un indotto per centinaia di fornitori.

– che ha specializzato diversi ricercatori  nelle migliori Università straniere per lavorare a servizio della Sicilia,

– che ha portato i più grandi ricercatori al mondo (più di 30) di ben oltre 15 Università a lavorare per i problemi della Sicilia (Van Soest, Barbano, Fergusson, Ruegg…) e non per ricerche astratte.

La presenza continua a Palazzo dei Normanni, è stata certamente faticosa, logorante ed umiliante, quasi a chiedere l’elemosina.

Ricordo che il sottoscritto è Professore ordinario dell’Università di Catania con PhD alla Cornell University e che ha scelto di lavorare per la propria terra rinunciando a qualsiasi altra opportunità ben più remunerativa e prestigiosa… per altri, ma non per me.

E questo per un ricercatore che ha più di 200 pubblicazioni, che è stato invitato in tutto il mondo per spiegare il modello CoRFiLaC e che non può essere etichettato come uno che condiziona i parlamentari…

Con riferimento al bisogno di una relazione tecnica per capire chi siamo, da decenni depositiamo i bilanci con volumi di relazioni tecniche, libri, pubblicazioni, video etc. oltre – ribadisco – alla delibera di giunta, alle posizioni dell’Assessore Cartabellotta, alle audizioni della II e III commissione e alla delibera della III commissione (emendamento di “più 1.500 migliaia di euro” per riportare il finanziamento a 2.900 migliaia di euro)

Pertanto per il fatto che non posso personalmente accettare:  

1.       che il CoRFiLaC diventi uno stipendificio e che il personale specializzato del CoRFiLaC venga umiliato a stare con le braccia conserte…

2.       che venga meno l’attività di ricerca per cui il CoRFiLaC si è distinto anche a livello internazionale, così come i servizi per i produttori e consumatori.

3.       e ancor più, che la ricerca non sia considerata strategica per lo sviluppo dell’Agricoltura Siciliana, a favore di una politica di soccorso al precariato.

4.       che si dovranno troncare tutti i rapporti internazionali per l’impossibilità  di sviluppare ricerche, anche quelle in corso, per l’impossibilità di sostenere i costi della ricerca stessa e le collaborazioni internazionali.

5.       che ogni scelta è solo politica e per l’appartenenza politica. Questo è inaccettabile e intollerabile e non perché ora è andata male, ma lottiamo per questo da sempre.

Quindi:

6.       concludo dicendo che sono felice di aver fondato il progetto ibleo nel 1990 ed il  CoRFiLaC nel 1996, di aver servito la mia terra per oltre vent’anni.

7.       ringrazio tutti quelli che hanno creduto in me sia dei dipendenti che esponenti del mondo politico.

8.       auspico che il governo regionale e l’assessorato di riferimento rivedano l’insostenibile posizione attuale, e risolvano definitivamente la questione CoRFiLaC ed evitare questa precarietà istituzionale dell’ente.

9.       auspico che il Governo e l’Assessorato Agricoltura non disperdano l’eccezionale patrimonio umano del CoRFiLaC ai quali, per la gran parte è stata data la possibilità di formarsi nelle migliori università del mondo e che hanno scelto di servire la Sicilia.  Che possano continuare a fare ricerca e non restare, ripeto,  a braccia conserte. Altrimenti la “fuga dei cervelli” e quindi dei migliori, continuerà, anche per la nostra provincia.

10.       spero che alla ricerca sia dato il giusto ruolo che merita, perché senza ricerca non c’è sviluppo.

Infine:

11.       per quanto sopra ho deciso di dimettermi e lasciare ad altri l’onere ma anche l’onore (così come è stato per me) di continuare a far splendere la luce del CoRFiLaC in uno scenario molto buio quale è l’attuale situazione Siciliana e del Paese.

12.       ho già formalizzato la mia decisione irrevocabile al Comitato dei Consorziati che si riunirà il giorno 7 maggio alle ore 9:30

Giuseppe Licitra

Ragusa, 3 maggio 2013

(*)Nota – Ci scusiamo con i nostri lettori per alcuni passaggi del testo (fattoci avere dalla Segreteria del CoRFiLaC), non del tutto comprensibili e che presto saranno oggetto di verifica e – ci auguriamo – di rettifica da parte della nostra Redazione

5 maggio 2013

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