Fine delle speculazioni sui pascoli: Agea cambia le norme

 Seppur con un responsabile ritardo di anni, l’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), ha finalmente disposto che a partire dal 2014 ai fini dell’ammissibilità delle superfici dichiarate a pascolo non verranno accolte domande presentate "da terzi". Viene cancellata quindi la contestatissima norma che consentiva alle società non zootecniche e con sede legale fuori regione di ottenere i premi comunitari sui pascoli ad uso civico, presi in affitto dai comuni senza l'obbligo di dimostrare di possedere bestiame.

Le speculazioni, in atto da anni, si concretizzavano per effetto di una norma contenuta nella circolare applicativa della Pac che consentiva di intascare premi comunitari di rilevante entità (anche 200mila euro) facendosi concedere pascoli demaniali dai Comuni, senza l’obbligo di possedere animali da reddito. La norma contestata e ora modificata, riteneva sufficiente il pascolamento attraverso bestiame di terzi, che, in molti casi non avveniva affatto, visti i rarissimi controlli.
 
21 ottobre 2013