Queso Roncal: sulla razza Assaf Bruxelles frena il consorzio

Unifeed a go-go per le iperproduttive pecore di Assaf, oggetto della controversia tra Ue e consorzio del Queso RoncalBacchettate al ministero spagnolo dell'agricoltura e dell'alimentazione da parte del commissario europeo agricolo Dacian Cioloș, a proposito della domanda di modifica del disciplinare del Queso Roncal. La reprimenda della Commissione Europea è arrivata a seguito dell'analisi della richiesta e in particolare sull'eventualità dell'introduzione della razza ovina Assaf, voluta dal consiglio di regolamentazione del Queso Roncal, sostenuto in questo dal governo della Navarra, dalle locali industrie casearie e dal sindacato agricolo Uagn. Dalle prime indiscrezioni, l'opposizione di Bruxelles sarebbe motivata da gravi anomalie procedurali imputate all'ente governativo iberico.

Sarà merito dei pastori di Navarra se la deriva produttivista del Queso Roncal verrà fermata - foto Ardo Beltz (Creative Commons License®)In sostanza, sostiene Cioloș, essendo «la maggior parte dei produttori del Roncal contrari alla modifica» (l'ammissione di pecora di razza ovina Assaf sino ad un massimo del 35%) «la domanda non avrebbe dovuto essere neanche presentata» bensì avrebbe dovuto essere respinta a livello nazionale.

 

La razza ovina Assaf, originaria di Israele, sta imperversando nelle realtà che puntano più alla quantità che alle qualità dei propri formaggiSi deve ai pastori dell'unione Ehne della Navarra se le loro obiezioni, non accolte dal  ministero spagnolo, sono giunte direttamente ai piani alti della Ce, in quel di Bruxelles. Secondo questi, la modifica "interrompe il legame tra gli animali e la zona di produzione e mina il principio che afferma quanto la materia prima sia fondamentale per conseguire la qualità del prodotto finale".

 

Alla controversia, che colpisce una delle maggiori aree agricole transfrontaliere della Spagna, ha aderito una rappresentanza dei produttori della regione francese dei Pirenei Atlantici, dove si produce un formaggio in tutto simile – l'Ossau-Iraty – legato al territorio e alle sue razze autoctone.

 

Dopo aver analizzato il caso, la Commissione Europea si è riservata di presentare una risoluzione relativa a questa richiesta di modifica, senza però pronunciarsi sui tempi necessari per dare un suo parere definitivo.

 

La vicenda sottolinea la necessità del mondo rurale di rimanere unito e di agire con i dovuti strumenti contro le ripetute vessazioni e i conseguenti tentativi di deriva che immancabilmente vengono attuati dai produttori più inclini alla quantità che alla qualità.

 

23 dicembre 2013