Il Parlamento Europeo è per la salvaguardia del latte di montagna

“È stata approvata dalla Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo una relazione sul “Mantenimento della produzione del latte nelle zone di montagna e nelle zone svantaggiate, dopo la scadenza del regime delle quote latte». Ne dà notizia il quotidiano cuneese TargatoCn nell'edizione di giovedì scorso, 16 gennaio, riportando le dichiarazioni rilasciate dal responsabile della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) della Provincia Granda, Igor Varrone.

Varrone sottolinea come la sua associazione di categoria abbia sempre caldeggiato un intervento del genere da parte degli organismi comunitari, «consci della ricaduta che avrà, nel settore lattiero-caseario di montagna, l'abolizione delle quote latte nel 2015. Questo cambiamento sostanziale causerà probabilmente distorsioni del mercato nel settore lattiero-caseario, soprattutto nelle zone più svantaggiate“.

 

"Per assicurare un futuro stabile al settore, evitare l’ulteriore spopolamento delle aree rurali e la relativa riduzione del presidio territoriale con le note conseguenze negative dal punto di vista economico ed ambientale", sottolinea il giornale online, "occorre intraprendere misure a livello europeo".

 

«Stanti le caratteristiche pedologiche e climatiche delle aree montane», ha aggiunto Varrone, «che determinano forti condizioni di svantaggio sui risultati economici delle aziende agricole rispetto a quelle di pianura, la produzione di latte nelle zone di montagna necessita di misure separate, visto che la produzione di latte è di fondamentale importanza per dette zone».

 

«Il latte e la trasformazione del prodotto in montagna», ha concluso poi il direttore della Cia cuneese, «è spesso l'unica fonte di reddito; la comunità locale dipende fortemente dal settore lattiero-caseario e, di conseguenza, la normativa deve essere valutata in modo diverso rispetto a quella di pianura».

 

20 gennaio 2014