"C'è un'alternativa al latte industriale, prodotto su larga scala", e da cui una parte crescente del mercato si sta inesorabilmente allontanando. Allo stesso tempo c'è un nuovo spazio per proporre un latte diverso, attraverso i canali "sociali" che in questi ultimi anni son riusciti a conquistare una parte dei consumatori, grazie anche alle potenzialità della rete web.
Tra gli strumenti – potenzialmente rivoluzionari – emersi con qualche successo negli Stati Uniti e forse ancora un po' acerbi nel Vecchio Continente, il "crowdfunding" (forma di finanziamento "dal basso", clicca qui per saperne di più) sta iniziando a prendere piede, tant'è che dopo i primi progetti su piccola scala affermatisi qua e là, qualche operazione di maggiore rilevanza – economica e sociale – inizia a concretizzarsi. Tra queste ci piace sottolineare il caso di una piccola fattoria dell'Hampshire (Inghilterra) – la Maple Field Milk – che ha lanciato questa sua proposta al mercato: l'idea è quella di realizzare delle micro-latterie locali ciascuna con una mandria di quindici-venti vacche e il prelievo del latte rigorosamente al pascolo, con appositi carri-mungitura.
Il latte, lavorato localmente, viene imbottigliato per la sola distribuzione locale, garantendo ai consumatori una qualità reale del prodotto fatta di nutrienti nobili e freschezza, e offrendo ad ogni consumatore l'opportunità di vedere con i propri occhi quanto accade in azienda, di entrare in contatto con chi vi lavora e di vedere gli animali e apprezzarne la qualità della vita.
L'idea, riproducibile ovunque possa aggregarsi un gruppo relativamente piccolo di consumatori, potrebbe davvero cambiare il mercato del latte. O almeno è questo il sogno del suo fautore, Nick Snelgar, la cui richiesta – lanciata al mercato con una petizione (clicca qui) tramite il sito web BuzzBnk.org – è quella di avere un sostegno per acquistare un furgone refrigerato, per far convergere il latte in un locale di confezionamento (che servirebbe alcuni micro-allevamenti) e poter dare impulso alla nascita di nuove piccole mandrie locali e con queste dare corpo ad una vera e propria "rivoluzione del latte", ma anche del formaggio.
«In cambio», spiega Mr. Snelgar, «vi daremo latte e formaggio e persino lezioni di mungitura e di caseificazione lezioni». «Il risultato non sarà da poco», assicura il promotore del progetto, «visto che avremo delle vacche sane, un latte e dei formaggi nutrienti, e un pianeta sano. La promessa che rivolgiamo ai nostri sostenitori è quella di ricambiare il loro aiuto economico con tanta salute e divertimento!»
Per saperne di più, sono disponibili due brevi video: uno su YouTube (clicca qui) e uno su Pasturepromise.tv (clicca qui).
3 febbraio 2014