GB: il latte d’un tempo torna sul mercato con il ”crowdfunding”

Nick Snelgar della Maple Field Milk in un'immagine tratta dal video aziendale presente su YouTube

"C'è un'alternativa al latte industriale, prodotto su larga scala", e da cui una parte crescente del mercato si sta inesorabilmente allontanando. Allo stesso tempo c'è un nuovo spazio per proporre un latte diverso, attraverso i canali "sociali" che in questi ultimi anni son riusciti a conquistare una parte dei consumatori, grazie anche alle potenzialità della rete web.

Tra gli strumenti – potenzialmente rivoluzionari – emersi con qualche successo negli Stati Uniti e forse ancora un po' acerbi nel Vecchio Continente, il "crowdfunding" (forma di finanziamento "dal basso", clicca qui per saperne di più) sta iniziando a prendere piede, tant'è che dopo i primi progetti su piccola scala affermatisi qua e là, qualche operazione di maggiore rilevanza – economica e sociale – inizia a concretizzarsi. Tra queste ci piace sottolineare il caso di una piccola fattoria dell'Hampshire (Inghilterra) – la Maple Field Milk – che ha lanciato questa sua proposta al mercato: l'idea è quella di realizzare delle micro-latterie locali ciascuna con una mandria di quindici-venti vacche e il prelievo del latte rigorosamente al pascolo, con appositi carri-mungitura.

Il latte, lavorato localmente, viene imbottigliato per la sola distribuzione locale, garantendo ai consumatori una qualità reale del prodotto fatta di nutrienti nobili e freschezza, e offrendo ad ogni consumatore l'opportunità di vedere con i propri occhi quanto accade in azienda, di entrare in contatto con chi vi lavora e di vedere gli animali e apprezzarne la qualità della vita.

 

L'idea, riproducibile ovunque possa aggregarsi un gruppo relativamente piccolo di consumatori, potrebbe davvero cambiare il mercato del latte. O almeno è questo il sogno del suo fautore, Nick Snelgar, la cui richiesta – lanciata al mercato con una petizione (clicca qui) tramite il sito web BuzzBnk.org – è quella di avere un sostegno per acquistare un furgone refrigerato, per far convergere il latte in un locale di confezionamento (che servirebbe alcuni micro-allevamenti) e poter dare impulso alla nascita di nuove piccole mandrie locali e con queste dare corpo ad una vera e propria "rivoluzione del latte", ma anche del formaggio.

 

«In cambio», spiega Mr. Snelgar, «vi daremo latte e formaggio e persino lezioni di mungitura e di caseificazione lezioni». «Il risultato non sarà da poco», assicura il promotore del progetto, «visto che avremo delle vacche sane, un latte e dei formaggi nutrienti, e un pianeta sano. La promessa che rivolgiamo ai nostri sostenitori è quella di ricambiare il loro aiuto economico con tanta salute e divertimento!»

 

Per saperne di più, sono disponibili due brevi video: uno su YouTube (clicca qui) e uno su Pasturepromise.tv (clicca qui).

 

3 febbraio 2014