Quattro politici per le Cinque Stalle: il responso alle urne

Il pastore abruzzese Nunzio Marcelli, ideatore del Movimento Cinque Stalle“Caro Carlin, se ci sei batti il Cinque”: è questa la richiesta giunta al fondatore di Slow Food dal neonato Movimento Cinque Stalle, che chiede un fattivo sostegno “prima che i buoi scappino, dopo che si saranno chiuse le urne”. Ed è di pochi giorni fa l’accorato appello che proprio Carlin Petrini ha lanciato al mondo della politica attraverso le pagine del quotidiano La Repubblica per chiedere un intervento al ministro, ai parlamentari, ai consiglieri regionali e ai sindaci. «Chiarite», ha scritto Petrini, «se state con l’agricoltura vera o con quella degli squali speculatori. E fate qualcosa, subito».

Se una risposta ancora deve arrivare dal mondo della politica e dalle amministrazioni interpellate (il periodo elettorale è buono per le promesse preconfezionate ma poco idoneo per ottenere risposte, ndr) l’agricoltura vera rilancia: e chiede proprio a Carlin Petrini di fare suo e di sostenere l’appello del Movimento Cinque Stalle, affinché chi ha preso impegni li rispetti. “Carlin, batti il Cinque”, dicono gli allevatori dei Cinque Stalle: “sottoscrivi anche tu gli impegni che abbiamo proposto, e che sono perfettamente coerenti con quanto da sempre Slow Food sostiene e chiede”. 

Le richieste del Movimento Cinque Stalle
Innanzitutto la richiesta di un imprinting al fondatore di Slow Food. Gli allevatori della terra d’Abruzzo vogliono portare le loro richieste sino a Roma e Bruxelles, “perché”, dicono, “se lo dice Carlin, forse stavolta ci ascolteranno”. 

L'attestato rilasciato dal Movimento Cinque Stalle ai politici che hanno sottoscritto le richieste dei pastoriNei giorni scorsi il movimento ha richiesto ai candidati abruzzesi impegni chiari e precisi, cogliendo al balzo un’occasione che la politica non si è lasciata sfuggire per autopromuoversi cercando il bagno di folla, al 2° Salone dei prodotti tipici dei parchi d’Italia, tenutosi a L’Aquila da dal 16 al 19 maggio scorsi.

Ecco gli impegni che i Cinque Stalle sono riusciti a far sottoscrivere ad alcuni candidati (Susanna Loriga – Idv; Dino Rossi –  Fratelli d’Italia; Marco Saccoccia – Ncd e Flora Viola – Pd):

1. Introduzione di strumenti efficaci (marchi regionali uniformi, certificazioni chiare, accordi con gli enti sul territorio per evitare duplicazioni e confusioni) per la riconoscibilità dei prodotti delle aziende montane e pastorali, con il coinvolgimento dei parchi e degli enti di tutela dell’ambiente, per dare garanzie a consumatori e produttori, mettendo in chiaro dove, cosa e come si produce, e che certifichino che queste aziende rappresentano un presidio e una garanzia per la conservazione del territorio. 

2. La revisione del sistema dei controlli e autorizzazioni amministrative e sanitarie, uniformando e sburocratizzando il sistema, introducendo i principi di semplificazione e collaborazione, con il coinvolgimento dei produttori in tutte le fasi, per difendere i prodotti autentici contro chi ne falsifica le identità e la provenienza, danneggiando l’economia locale

3. Un piano di azioni concrete che renda possibile l’insediamento di imprese per giovani in cerca di occupazione, istituendo una rete e  fornendo assistenza e servizi reali alla produzione e alla commercializzazione, con la messa a disposizione di spazi per le vendite dirette collettive 

4. Istituzione per legge o provvedimento dell’accorpamento delle aree disponibili, pubbliche e private, attualmente in stato di abbandono, sul modello della “Banca della terra” già esistente in alcune regioni, in modo che possano costituire base territoriale per lo sviluppo di aziende agricole 

5. Riconoscimento e pieno coinvolgimento nella programmazione e in tutti gli interventi delle associazioni volontarie dei portatori di interesse

Hanno aderito all’iniziativa vari personaggi in qualità di testimonial; tra di essi spiccano i nomi di Paolo Rumiz, giornalista del quotidiano La Repubblica e scrittore, che tanto ha seguito e testimoniato il mondo rurale, e del “cantore agricolo” ‘Nduccio, leader del gruppo musicale “Sentimento Agricolo”.

24 maggio 2014