Dopo anni di chiacchiere vane che hanno caratterizzato l'agire delle istituzioni sarde nei confronti del mondo pastorale dell'isola, la scorsa settimana ha fatto registrare un vero e proprio riscatto della politica nei confronti del più tradizionale comparto agricolo regionale. Merito della maggioranza insediatasi il 12 marzo scorso, è stata finalmente approvata la legge di iniziativa consigliare sugli indennizzi per la blue tongue o lingua blu, epidemia che ha colpito più volte molte aziende pastorali negli scorsi mesi ed anni. Primo firmatario, l'avvocato Efisio Arbau di Ollolai (del gruppo consiliare Sardegna Vera), che martedì 27 maggio ha presentato in consiglio regionale il significato e l'iter dell'iniziativa, senza nascondere le difficoltà che la congiuntura economica ha presentato per la sua attuazione.
"La legge sugli indennizzi", scrive Arbau sul sito web del partito "La Base", di cui è fondatore (qui il manifesto), "era ed è una cosa dovuta per legge (una legge del 2013) e soprattutto necessaria per dare sostegno ad aziende che hanno visto la catastrofe di animali morti, poco produttivi e persino infertili".
"Io e gli altri consiglieri proponenti" prosegue Arbau, "abbiamo pertanto fatto solo il nostro dovere. È stata dura e alla fine dell'iter non ho provato neanche la gioia per la riuscita di una iniziativa fortemente voluta. Non so perché, ma non ho pensato fosse un mio successo. Non ho rilasciato interviste alle tv che pure me lo chiedevano e mi sono infastidito per la sciocca accusa messa in campo dalla minoranza (non tutti grazie a Dio) che, fondamentalmente, sperava che si bloccassero i soldi". "Il lavoro", conclude il suo laconico commento il consigliere di maggioranza, "paga (quasi) sempre".
Nel suo intervento in consiglio comunale Arbau aveva ribadito l'importanza di una legge sulla cui attuazione è stata necessaria una profonda verifica delle disponibilità finanziarie. «La nostra azienda», ha sottolineato Arbau riferendosi all'attività delle propria famiglia, «ha avuto la fortuna di non essere toccata dalla lingua blu ma per le attività che sono state colpite, si è trattato di un vero e proprio flagello. Aziende cospicue, funzionali, che fanno la profilassi, che curano gli animali, hanno avuto danni enormi, dovuti sì alla morte degli animali – con una mortalità molto limitata – ma soprattutto all'infertilità delle pecore e degli arieti. Il danno produttivo è stato stimato attorno al 20-25% di latte in meno sull'annualità in corso, rappresentando quindi un problema molto serio».
La situazione era già stata denunciata nel 2013 dall'allora minoranza (oggi maggioranza, ndr) che aveva accusato la precedente Giunta Cappellacci di incapacità nella gestione dell'epidemia. «Una gestione che», ha sottolineato Arbau, «non è stata all'altezza della situazione, che ha consentito il dilagare della malattia per mancanza d'informazione e coordinamento». Problemi che l'attuale maggioranza eredita con grande senso della responsabilità, accettando la sfida nell'intervenire con decisione per evitare che gli errori registrati in precedenza abbiano a ripetersi.
«Oggi», ha proseguito Arbau, «troviamo la provvista finanziaria, in un momento molto difficile, e lo facciamo con lo scrupolo che sta caratterizzando la nuova Giunta Regionale, la quale dimostra giorno dopo giorno l'attenzione verso i livelli del nostro bilancio, la serietà nell'affrontare i problemi e la cautela nel prendere gli impegni che possono essere mantenuti».
«Per noi», ha concluso il consigliere di Ollolai, «assumerci concretamente le nostre responsabilità implica molta discussione, approfondimento. Si tratta di un passaggio importante, perché questa maggioranza e tutto il consiglio stanno aprendo una linea di credito politico verso un mondo che ha subìto notevoli danni dalla mancata organizzazione. Ora è utile iniziare a programmare quanto necessario per il settore agricolo-pastorale; le iniziative assunte dalla Commissione Agricoltura relativamente alla programmazione di un testo unico dovranno mettere i pastori e gli agricoltori davanti alle proprie responsabilità. È finita l'epoca di tenersi ognuno chiuso nel proprio recinto ed è giunto il momento di unirci per cercare di portare dei risultati importanti in un settore determinate per lo sviluppo della nostra isola. Dai nostri banchi troverete sempre e comunque un alleato per cercare di risolvere e di portare risultati importanti per questo settore».
Chi è Efisio Arbau
L'avvocato di Ollolai (Nuoro), Efisio Arbau, leader di La Base e consigliere regionale alla sua seconda legislatura, è il nuovo capogruppo di Sardegna Vera.
Arbau, 39 anni, è stato eletto lo scorso 12 marzo dai consiglieri delle formazioni politiche che formano il nuovo gruppo, nel giorno della proclamazione degli eletti: Michele Azara (Idv-Verdi), Gaetano Ledda (Upc) e Raimondo Perra (Psi).
3 giugno 2014
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