La civiltà di un Paese a volte si vede anche nelle piccole cose. Anche in quelle che davvero sembrano poco importanti. Ce lo rammenta una vicenda che acquista sostanza in questi giorni, in Svizzera, dopo che per diverso tempo aveva avuto una risonanza poco più che locale: gli allevatori della confederazione elvetica che non decornano le proprie vacche avranno forse diritto ad un premio annuo pari ad un franco svizzero per ciascun capo allevato.
Lungi dall'essere ancora legge dello Stato, l'iniziativa, già respinta dal Parlamento svizzero nel 2010 e ancor più di recente, alla fine dello scorso anno, torna d'attualità ora che la comunità di interessi "Hornkuh" (letteralmente "Vacca cornuta"), fondata da allevatori e consumatori, ha presentato un'iniziativa popolare che punta all'affermazione di un maggior benessere animale. E a ridurre la percentuale di vacche decornate del Paese, che ammonta ad un sorprendente 90%.
La proposta di concedere un indennizzo per i proprietari di vacche cornute era stata lanciata in origine con una semplice lettera aperta che alcuni contadini di Perrefitte (comune montano del Canton Berna) avevano indirizzato all'Ufag (Ufficio Federale dell'Agricoltura). Alla base della richiesta, i maggiori costi derivanti dalla necessità di garantire più spazio agli animali e ogni altra misura di sicurezza destinata ad evitare il ferimento degli animali tra di loro.
In Parlamento, nel corso della discussione sulla politica agricola del quadriennio 2014-2017, l'iniziativa non aveva sortito esito favorevole, come anche, alla fine dello scorso anno una petizione depositata presso la Cancelleria federale, sottoscritta da 18mila firmatari, venne respinta. A giorni si dovrebbe conoscere l'esito di questa terza iniziativa, la cui eventuale approvazione – oltre a soddisfare finalmente i firmatari e dare maggior dignità alle vacche di allevatori "illuminati" – potrebbe far tornare in auge una precedente analoga proposta per il settore caprino. Anche in quell'ambito, pare che negli ultimi anni sia invalsa sempre più tra gli allevatori del Paese la deprecabile pratica della decornazione.
30 giugno 2014