Il Friuli guarda al Bitto storico per rilanciare i suoi formaggi d’alpe

Un pezzo di storia della SoZooALp, il Quaderno edito in occasione del convegno annuale del 2001Si terrà a Gemona del Friuli, in provincia di Udine, venerdì 7 e sabato 8 novembre prossimi, il convegno della SoZooAlp (Società  per lo Studio e la Valorizzazione dei Sistemi Zootecnici Alpini), dedicato quest'anno ai "Formaggi protagonisti della zootecnia alpina". L'appuntamento è stato inserito all'interno della manifestazione "Gemona, formaggio… e dintorni", evento organizzato dall’Aafvg (Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia), dall’Ersa (Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale) e dal Consorzio di Tutela del Montasio Dop e si ripropone di affrontare il tema delle produzioni casearie quale strumento per la valorizzazione dei sistemi zootecnici della montagna.

Partendo dallo stato dell’arte e attraverso il contributo di specifiche relazioni tematiche, il convegno intende proporre alcuni spunti di riflessione per un rilancio del settore lattiero-caseario alpino, andando a toccare e in qualche caso puntando il dito sulle conseguenze di determinate derive tecnico-gestionali su cui s'impone la necessità di una riflessione e di qualche passo indietro.

Non a caso si parlerà, e in maniera approfondita, di Bitto Dop e Bitto storico (è prevista la presentazione dello studio "Effetti di alcune variabili gestionali sulla qualità sensoriale del formaggio Bitto", basato su 52 differenti forme e condotto dall'Istituto Fojanini di Sondrio) , laddove i produttori di quest'ultimo, con la loro strenua determinazione a mantenere una lavorazione realmente tradizionale, si ritrovano oggi a rappresentare un caso da analizzare per chi voglia rilanciare una produzione alpina: dal divieto della somministrazione di mangimi alle bovine (è consentito dal Bitto Dop, ed è un formaggio d'alpeggio!), alla tecnica del pascolo turnato, all'obbligo di utilizzare una certa percentuale di latte di capra Orobica, al divieto di usare fermenti industriali nella caseificazione ("e ci mancherebbe altro!", penseranno i più "saggi", ma il problema è che in diverse produzioni alpine si usano!, ndr).

Come di consueto, il convegno prevede anche una sessione che ospiterà i contributi tecnico-scientifici dei soci sul tema più generale dei sistemi zootecnici alpini. I contenuti delle relazioni presentate al Convegno saranno raccolti in uno specifico numero dei Quaderni SoZooAlp, la cui pubblicazione è prevista per i prossimi mesi.

La Società per lo Studio e la Valorizzazione dei Sistemi Zootecnici Alpini è attiva da oltre un decennio nell’ambiente alpino con l’obiettivo di diffondere la consapevolezza dell’importanza delle attività zootecniche in montagna. La Società organizza periodicamente convegni tematici per promuovere lo scambio di esperienze scientifiche e operative tra studiosi, produttori, enti territoriali, utili a dare vitalità economica all’attività di allevamento degli animali da reddito nel territorio alpino.

Il Programma del convegno

Venerdi 7 novembre
14:00 Registrazione dei partecipanti
14:30 Apertura del Convegno
14:45 Comunicazioni dei Soci
18:30 Discussione e conclusioni
19:00 Assemblea dei Soci SoZooAlp

Sabato 8 novembre
8:30 Registrazione dei partecipanti
10:00 Saluti delle Autorità
10:30 I formaggi protagonisti della zootecnia alpina
Interventi programmati
12:30 Discussione e conclusioni

La partecipazione al convegno è gratuita, previa preiscrizione, da effettuarsi entro il 20 ottobre attraverso l'invio del modulo ottenibile cliccando qui

13 ottobre 2014

"I formaggi protagonisti  della zootecnia alpina"
Gemona del Friuli
7-8 novembre 2014

Per informazioni:
Enrico Sturaro, segreteria SoZooAlp, Università di Padova
e-mail: enrico.sturaro@unipd.it