Il mondo scientifico a Roma per sostenere il ”Latte Nobile”

Ecco il "modello Latte Nobile" nella sua massima espressione: anziché di fieno, le vacche si nutrono prevalentemente di erba (Cascina Roseleto, Villastellone, TO)Importante occasione, mercoledì 25, a Roma, per chi voglia avvicinarsi alla realtà del Latte Nobile, per capirla a fondo e valutarne le possibilità, gli approcci, e le crescenti dimensioni, in un momento in cui si fa pressante la necessità di capire quali realtà allevatoriali potranno guardare con fiducia il mercato, oltre la fatidica data del primo aprile. Un 1º aprile che quest'anno, oltre al consueto pesce, e come molti sanno, porterà con sé la fine del regime delle quote latte.

Dieci giorni ancora e presso la sede dell'Izslt (Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana) della capitale si terrà il convegno "Il Latte Nobile: un nuovo modello per la filiera latte", a cui parteciperà il gotha del mondo scientifico specializzato in materia. Davvero ragguardevole il colpo d'occhio sulla lista dei relatori. Destinatari dell'iniziativa sono i veterinari pubblici, i libero professionisti e le figure aziendali coinvolti nella filiera-latte. Il numero massimo degli partecipanti è stato fissato in ottanta uditori.

"Nel settore delle produzioni animali e soprattutto in quello della vacca da latte", esordisce la nota stampa diramata in queste ore, "prevale da decine di anni il modello dell’allevamento intensivo, che implica una tendenza a produrre a costi sempre più bassi a detrimento della qualità complessiva del prodotto. Occorre creare nuovi modelli, legando il prezzo del latte alla qualità, considerata in tutti i suoi aspetti".

Partendo da queste considerazioni e da qualche anno, per iniziativa dell’Anfosc (Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo) Onlus e con il supporto di alcune strutture di ricerca, è stato avviato il "modello Latte Nobile" (che la nostra testata segue sin dalle sue origini, nel 2010), che mette al primo posto la qualità del latte, ricollegandola a ciò di cui si nutre l’animale e ai sistemi di allevamento. «Qualità che viene assicurata», assicura il suo principale fautore Roberto Rubino, che dell'Anfosc è presidente, «attraverso un disciplinare rigoroso e controlli mirati».

Le ricerche, già da tempo avviate ma ancora in atto, hanno dimostrato (e continuano a dimostrare) che la qualità di questo latte è molto diversa dal latte alimentare comunemente in commercio. Detta in altre parole, è il latte che più si avvicina, oggi come oggi, al "latte di una volta". Ma il risultato più importante è il livello di soddisfazione del consumatore, che ne riconosce la differenza; del produttore, che riceve un prezzo di oltre il 50% superiore al prezzo di mercato; dell’animale, il cui benessere può davvero tornare a riprendere quota.

Al momento si produce Latte Nobile in Piemonte, nel Lazio, in Campania e Basilicata e – cosa che ben pochi sanno – c’è un concreto interesse tra alcuni produttori del Messico e della Baviera.

Nelle intenzioni degli organizzatori, "l'evento" – qui di seguito il programma nel dettaglio – "si propone come momento di aggiornamento e confronto su un prodotto “nuovo”, quale il Latte Nobile, e sul modello di allevamento ad esso legato":

08:45 Registrazione dei partecipanti
09:15 Saluti delle Autorità (è prevista la partecipazione dell’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Sonia Ricci)
09:15 Apertura dei lavori – Dott. Antonio Rosati – Amministratore unico Arsial (Agenzia Regionale Sviluppo Innovazione Agricoltura Lazio)
09:30 Indici di qualità ed effetto dell’alimentazione sulla qualità del latte – Dott. Roberto Rubino
10:15 Metodi per migliorare la qualità dei fieni – Prof. Umberto Bernabucci
10:45 Pausa
11:00 Il benessere animale quale fondamento del latte Nobile – Dott. Antonio Fagiolo
11:30 Il latte Nobile migliora lo stato infiammatorio e riduce la produzione di radicali liberi – Prof. Federico Infascelli

Tavola Rotonda
12.00-13.00 – Coordinatore – Prof. Luigi Zicarelli
Dott.ssa Simonetta Amatiste, Prof. Umberto Bernabucci, Dott. Andrea Colagiacomo, Dott. Antonio Fagiolo, Dott. Carlo Hausmann, Prof. Federico Infascelli, Dott. Roberto Rubino
Conclusioni – Dott. Roberto Rubino

Intervengono:
– Dott.ssa Simonetta Amatiste – Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana (Izslt), Direzione operativa Controllo dell'Igiene, Produzione e Trasformazione del latte, Roma
– Prof. Umberto Bernabucci – Dipartimento di Scienze e tecnologie per l’Agricoltura, le Foreste, la Natura e l’Energia, Università “La Tuscia” Viterbo
– Dott. Andrea Colagiacomo – Allevatore, Segni (Roma)
– Dott. Antonio Fagiolo – Izslt, sezione di Latina
– Dott. Carlo Hausmann – Direttore Generale Romana Mercati
– Prof. Federico Infascelli – Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni animali, Università “Federico II”, Napoli
– Dott. Antonio Rosati – Amministratore unico Arsial
– Dott. Remo Rosati – Direttore generale f.f. Izslt
– Dott. Roberto Rubino – Presidente Anfosc (Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo)
– Prof. Luigi Zicarelli – Direttore Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni animali, Università “Federico II”, Napoli

Dove:
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana "M. Aleandri"
Sala Zavagli
Via Appia Nuova, 1411 – Roma

Modalità di partecipazione:
Gli interessati dovranno inviare la scheda di iscrizione entro il 20 febbraio 2015
Conferme entro il 23 febbraio sul sito www.izslt.it, sezione dedicata all’evento, in home page
Criteri di selezione in ordine di priorità: veterinari; data arrivo schede di iscrizione

Segreteria organizzativa:
Ufficio Formazione, Comunicazione e Documentazione
tel 06.79099421/309
fax 06.79099459/0679340724
e-mail: formazione@izslt.it; eventi@izslt.it
website: www.izslt.it

16 febbraio 2015