Valle Sabbia: i segreti del buon cacio svelati ai grandi e ai piccini

Cristian Freddi di Degagna. Presso la sua azienda agricola si terranno i corsi di avvicinamento al formaggio rurale in Valle Sabbia - foto Az. Agr. Cristian Freddi®Come fa il latte a diventare formaggio? È la domanda, invero retorica, di chi organizza un corso di divulgazione contadina, in Valle Sabbia, provincia di Brescia. "Un procedimento che sarebbe bello far vedere e capire anche ai più piccoli, anche a chi dà certe cose per scontate", dicono i fautori dell'iniziativa, che si terrà a Vobarno l'8 e il 22 marzo, "solo per rendersi partecipi", anche se occasionalmente "della vita di chi al formaggio dedica ogni giorno, di chi si alza la mattina presto per mungere e far bollire il latte per far le formagelle o le robiole fresche che tanto apprezziamo durante il pasto".

Il corso, ideato e organizzato dall’assessorato alla partecipazione del comune di Vobarno, si svolgerà presso l’azienda Agricola Cristian Freddi di Degagna. In questa prima edizione il numero di posti sarà limitato, ma l'intenzione dichiarata è quella di aprire ad una partecipazione più ampia (saranno organizzate nuove date), se il consenso del pubblico dovesse soddisfare le aspettative.

"Formaggio in stalla: i segreti della caseificazione" è il nome ardito che gli organizzatori hanno dato all'evento, per significare la vicinanza del caseificio al logo di mungitura del latte. Al giorno d'oggi le normative non consentono né una trasformazione né una "maturazione" di un prodotto lattiero-caseario al di fuori dei locali stabiliti, ma resta il fatto che una volta – e neanche tanto tempo addietro – alcuni amanti dei "gusti forti" preferissero i formaggi "di stalla" a quelli "di cantina".

E così i partecipanti ai due incontri avranno modo di avvicinarsi alla tradizionale lavorazione di formagelle e robiole: dalla mungitura in stalla, al trasferimento del latte nel paröl (la caldaia del caseificio), dall'accensione del fuoco per scaldare la materia prima all'inserimento del caglio, sino a giungere, con la rottura della cagliata e la messa nelle fuscelle, al prodotto formato nella sua versione fresca (primo incontro) e in quella appena "abbucciata" e sotto sale.

Il progetto si ripropone di far percepire alla gente il valore del lavoro, le competenze e la fatica, oltre che l'autenticità insite nella produzione dei formaggi rurali. "Per capire", sottolineano gli organizzatori, che auspicano anche la partecipazione dei bambini, "quello che i produttori delle nostre vallate fanno ogni giorno per assicurare ad una ristretta cerchia di consumatori dei formaggi spesso migliori di quelli prodotti da certi caseifici, che ogni giorno finiscono sulle tavole di molti consumatori".

Nelle intenzioni degli amministratori del piccolo comune bresciano c'è l'intenzione, attraverso questo primo corso, di organizzarne altri (già ne è previsto uno sulla scultura artistica, ndr) incentrati sui "mestieri di una volta", e il "fare formaggio" è stato prescelto tra altri quale ideale paradigma produttivo del "fare" nel mondo rurale.

Le adesioni vanno comunicate alla biblioteca comunale di Vobano che invierà agli interessati tutti i dettagli del programma:

Biblioteca Comunale "La Pigna" – Vobano (BS)
tel: 0365 597618
e-mail: biblioteca@comune.vobarno.bs.it 

2 marzo 2015