Pubblico accertamento per l’Ossolano. Che intravede la Dop

Il formaggio Ossolano nella sua versione d'alpeggio - foto Discovery Alps®Dopo un iter tecnico e amministrativo durato oltre quindici anni, il formaggio Ossolano intravede la possibilità di conseguire la Dop. Lo ha comunicato ai media la Provincia del Vco (Verbano Cusio Ossola), annunciando che nel pomeriggio di oggi, 2 marzo, presso l'ex Foro Boario di Crodo, si terrà il pubblico accertamento con gli emissari del Mipaaf e i rappresentanti del Consorzio Tutela e Valorizzazione del formaggio Ossolano, "assieme a tutti i portatori d’interesse".

Il formaggio Ossolano - foto Guffanti Formaggi®"In virtù dei legami economici, ambientali, culturali, simbolici con il territorio", sottolinea la nota dell'ente, il prodotto "rappresenta un bene collettivo. Gli effetti positivi della sua valorizzazione li avranno direttamente le imprese che partecipano al processo produttivo e, indirettamente, altri operatori locali legati al prodotto, come ad esempio quelli del settore turistico-ricreativo. Queste positività si dimostrano nella valorizzazione dei terreni da cui deriva la razione delle bovine che producono latte per il formaggio Ossolano".

"Il riconoscimento", precisa l'ente provinciale piemontese, "rafforzerà i legami sociali ed identitari della popolazione locale, contribuendo a mantenere vitale l’economia montana legata al prodotto".

Il disciplinare di produzione di questo formaggio è fortemente caratterizzato da una serie di valenze multifunzionali, insite nel formaggio realmente  tipico, capace di esercitare dei positivi e rilevanti effetti sulle dinamiche dello sviluppo rurale: "non poche famiglie traggono reddito dalla produzione del formaggio Ossolano, dagli allevatori ai trasformatori, agli stagionatori, e ai commercializzatori". A questi vanno aggiunti "i fornitori di beni e servizi e i portatori d’interesse della sfera pubblica, come gli enti locali, l'Azienda Sanitaria e gli uffici Agricoltura di riferimento, potranno trarre indirettamente beneficio dalle esternalità positive insite nella certificazione Dop del formaggio Ossolano".

Le aziende certificate potranno avere un maggior punteggio per beneficiare di fondi e misure strutturali europee della Pac (Politica Agraria Comunitaria) e del Psr (Programma di Sviluppo Rurale) fin dalla prossima programmazione 2020.

"La certificazione di qualità riconosciuta a livello europeo", conclude il documento della Provincia del Vco, "potrà dare notevoli vantaggi all’economia rurale, in particolare nelle zone svantaggiate o periferiche delle Valli dell’Ossola, sia per l’accrescimento del reddito degli agricoltori, sia per l’effetto di mantenimento della popolazione rurale in tali zone".

Ossolano / La scheda
L'Ossolano è un formaggio di montagna – da latte vaccino, a pasta dura, semicotto – prodotto esclusivamente nel territorio delle Comunità Montane dell'Ossola (Valle Ossola, Valle Antigorio, Divedro, Formazza, Valle Antrona, Valle Anzasca e Valle Vigezzo). Tanto nei caseifici d'alpeggio quanto nelle latterie di fondovalle si utilizza il latte di una o due mungiture, intero o parzialmente scremato, ottenendo, dopo una stagionatura minima di due mesi, forme cilindriche, a scalzo basso e diritto, con facce piane.

La crosta risulta liscia ed elastica, la pasta è di colore variabile dal paglierino chiaro all'intenso, tendente al giallo nelle forme estive (per via del betacarotene contenuto nell'erba). Il sapore è dolce, delicato, più caratteristico quando gli animali sono al pascolo, quando i profumi e gli aromi delle pregiate erbe dei pascoli e dei prati dell'Ossola si ritrovano nel latte e nei formaggi prodotti.

Per produrre l'Ossolano si effettuano due rotture della cagliata: una prima e più grossolana appena dopo la coagulazione, una seconda, "a chicco di riso", durante la fase di cottura. Dopo l'estrazione manuale con i teli, la pasta viene collocata nelle fascere, pressata e poi salata su entrambe le facce, a secco o in salamoia. Le forme, di peso compreso tra i 5 e i 7 chilogrammi, hanno un diametro di 29-32 centimetri.

2 marzo 2015