Mentre il sistema economico bresciano si dà un gran da fare per rilanciare il proprio ruolo mercantile nel settore agroalimentare con un maxi-polo interzonale (la notizia è di giovedì scorso: leggi qui), il settore lattiero-caseario della provincia mostra evidente la propria incapacità di fare sistema. È quanto palesato la settimana scorsa in occasione dell'ultima assemblea del Consorzio del Formaggio Silter, in cui i maggiori attori della comunità camuna hanno comunicato l'ingresso del formaggio nel novero delle Denominazioni di Origine Protetta.
La notizia nella notizia, arrivata dalla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (clicca qui per scaricarla), è che il Silter sarà riconoscibile anche attraverso l'apposizione del simbolo delle incisioni rupestri camune ripetuto sullo scalzo della forma. Peccato che, stando a quanto riporta la stampa bresciana, il presidente della Comunità Montana della Val Camonica, Oliviero Valzelli, abbia deciso in quella sede di accaparrarsi un primato che di fatto non c'è. A detta di Valzelli il Silter sarebbe la prima Dop bresciana a marchiare il formaggio, cosa non vera, dal momento in cui la prima marchiatura del Nostrano Valtrompia risale ad oltre un anno fa (leggi qui).
Non si riesce a capire per quale balzano motivo il dirigente di un ente montano, che dovrebbe ben essere al corrente delle vicende e capire che i primati che contano sono altri, si sia sbilanciato ad affermare qualcosa di così semplicemente confutabile. Siamo certi che alla scivolata di questo personaggio sapranno rispondere i produttori e gli stagionatori di un formaggio che, Dop o non Dop, ha da anni tra le sue fila alcuni tra i più stimati produttori della provincia.
A noi piace pensare che altre figure – più concrete e meno burocratizzate – sapranno tessere le fila di un'unitarietà che ancora manca nel comprensorio lattiero-caseario bresciano, a cominciare da chi, come Silvio Zanini di Formaggi Trevalli di San Colombano Valtrompia da anni riesce a selezionare e valorizzare il meglio delle tre vallate – appunto: Val Camonica, Val Trompia e Valle Sabbia – con maggiore vocazione nella produzione di grandi formaggi.
Il Silter è prodotto da una trentina tra allevatori e stagionatori, partendo da latte crudo di vacche di razza Bruna, Grigio Alpina e Pezzata Rossa in un areale che comprende quarantasette comuni in un territorio montano compreso tra il lago di Iseo a Sud e il massiccio montuoso dell’Adamello. Per la lettura dell'intero disciplinare si rimanda alla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, raggiungibile cliccando qui.
18 maggio 2015