Vaccinazioni coatte, Arbau: ”Siamo sindaci, non sceriffi”

Efisio ArbauLa questione della lingua blu – o meglio la sua gestione da parte della politica – torna sotto i riflettori in questi giorni, grazie ad un intervento di Efisio Arbau, il sindaco-pastore di Ollolai, leader del movimento La Base. Il primo cittadino del paese barbaricino ha deciso di pronunciarsi, mercoledì scorso 26 settembre, attraverso il sito web del proprio movimento, per dire "basta" all'incarico da "sceriffi" che l'amministrazione regionale ha imposto ai sindaci per obbligare i pastori alla vaccinazione obbligatoria.

«È necessario mettere fine», sottolinea Arbau, «alla vergogna dei primi cittadini chiamati a fare i caporali di chi vuole imporre per "editto" la vaccinazione coattiva. È evidente l'inutilità di una prassi vaccinale forzata verso pochi allevatori visto che la stragrande maggioranza dei pastori ha aderito volontariamente – come ha fatto la mia azienda di famiglia – alla vaccinazione».

In questo modo, sostiene il leader delLa Base, «si espongono gli amministratori a gravi conseguenze all'interno delle proprie comunità, in cui l'uso della forza è sempre stato controproducente». 

«La Base», ha voluto ricordare Arbau, «si è battuta in consiglio regionale nel 2013 per utilizzare la vaccinazione come strumento di contrasto all'epidemia quando la Regione nicchiava, ed è stata l'autrice della legge per gli indennizzi per i danni derivanti alle greggi. Allo stesso tempo è stata nostra l'unica voce che ha difeso il diritto dei pastori  – che sono imprenditori in grado di assumersi i rischi d'impresa – a non vaccinare le proprie pecore nel caso in cui questo non fosse possibile per condizioni oggettive».

«Non ci sono alternative oramai», ha concluso il sindaco di Ollolai, «alla revoca di una delibera di Giunta che estende, senza motivazioni plausibili, il periodo di vaccinazione. Inoltre, la decisione viene meno a quanto concordato a suo tempo – durante una riunione tenutasi a Bono – tra i pastori, il movimento La Base nel ruolo di mediatore, e i rappresentanti della giunta regionale».

28 settembre 2015