Balze Volterrane: l’associazione apre ai consumatori

Gregge al pascolo presso la Fattoria Lischeto, produttrice del Pecorino delle Balze Volterrane. Sullo sfondo, lo scenario delle Balze che oltre a dare il nome al formaggio, caratterizzano il paesaggio della cittadina toscanaSi è tenuto a Volterra, sabato scorso 24 ottobre, il convegno di presentazione del Pecorino delle Balze Volterrane, prima Dop italiana a caglio vegetale, che viaggia ora spedita verso la costituzione del consorzio, dopo che, nei giorni scorsi, era cresciuto il numero delle aziende aderenti alla propria associazione, con l’ingresso di alcuni nuovi conferitori di latte e di due produttori.

L’Associazione tra i Produttori di Latte e Pecorino Balze Volterrane nacque all’inizio di questo secolo, dalla ferma esigenza di valorizzare le produzioni di una comunità del cibo fatta di pastori, alcuni dei quali attrezzati per trasformare al meglio il loro latte, in proprio. Una comunità che nell’arco di mezzo secolo ha portato un grande e positivo cambiamento in un territorio che comprende i comuni di Volterra, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi, Montecatini Val di Cecina e Pomarance, tutti in Val di Cecina, nel pisano.

Una comunità strettamente legata alla razza ovina sarda
Determinante nel legame con il territorio è l’attaccamento alla razza ovina sarda – obbligatoria per disciplinare – attraverso cui è stata mantenuta viva l’antica pratica del pascolamento, garantendo prodotti di straordinario valore organolettico e nutrizionale (acidi grassi polinsaturi, antiossidanti, vitamine che originano dall’erba) e al tempo stesso assicurando quel silenzioso e incessante presidio del territorio che tanto è legato alla conservazione del paesaggio. Un paesaggio che, assieme alle risorse artistiche, storiche e culturali, è in grado di attrarre un turismo enogastronomico evoluto e attento alle tipicità territoriali, a livello internazionale.

Una pagina del carteggio (metà del 1700) tra Monsignor Mario Guarnacci, erudito cittadino volterrano, ed il suo maestro, il filologo Anton Maria Salvini. Il manoscritto è conservato nella Biblioteca Comunale di VolterraLa rinascita del pecorino a caglio vegetale inizia qui
Ed è proprio sulla cultura contadina e sulle tradizioni ancestrali delle proprie terre che si fonda la rinascita di un formaggio antico e moderno al tempo stesso. «Antico», spiega Giovanni Cannas che dell’associazione è il presidente, «perché viene prodotto, oggi come un tempo, utilizzando il vero caglio vegetale – il cardo selvatico, tanto presente nelle Balze volterrane. Moderno perché, utilizzando il caglio vegetale, va incontro alle esigenze di un mercato sempre più sensibile ai temi dell’ecologia, del vegetarianesimo e del vero benessere animale».

Un’associazione che si apre al mondo dei consumi e ai propri fan
Nata dall’impulso di produttori di latte, piccoli caseifici artigianali, stagionatori (a Volterra è in corso il recupero delle cantine storiche del 1400) e confezionatori, l’Associazione tra i Produttori di Latte e Pecorino Balze Volterrane ha avuto il merito di sostenere, in un iter durato quindici laboriosissimi anni, il proprio formaggio verso il raggiungimento della Dop.

Compiuto questo primo e fondamentale passo, gli artefici di un vero e propio miracolo produttivo hanno deciso di accogliere nell’associazione tutti gli amici, i simpatizzanti, i consumatori consapevoli che abbiano il piacere di sentirsi parte della loro comunità.

Tra i primi ad aver aderito brillano i nomi del sindaco di Volterra Marco Buselli, del vicepresidente della locale Cassa di Risparmio, Giorgio Ghionzoli, di Angela Crescenzi, responsabile qualità e tipicità sei prodotti agroalimentari della Regione Toscana, di Riccardo Francalanci, avvocato specializzato in diritto alimentare e di Orazio Olivieri, curatore del disciplinare di produzione Pecorino delle Balze Volterrane Dop.

 Una delle tre tessere dell'Associazione Produttori Latte e Pecorino Balze Volterrane, quella dei Soci Sostenitori (50€/anno)Le formule associative

Socio – versa 10€/anno e ha diritto a: 5% di sconto dai produttori sul Pecorino delle Balze Volterrane Dop; l’accesso all’area riservata del nascente sito web, con le iniziative riservate ai soci

Socio Sostenitore – versa 50€/anno e ha diritto a: 10% di sconto dai produttori sul Pecorino delle Balze Volterrane Dop; una forma da 1,3 Kg. ca. di Pecorino delle Balze Volterrane Dop; l’accesso all’area riservata del nascente sito web, con le iniziative riservate ai soci

Socio Vip – versa 100€/anno e ha diritto a: 10% di sconto dai produttori sul Pecorino delle Balze Volterrane Dop; una forma da 1,3 Kg. ca. di Pecorino delle Balze Volterrane Dop; la t-shirt dell’associazione (di prossima realizzazione); un pasto completo presso la sede; l’accesso all’area riservata del nascente sito web, con le iniziative riservate ai soci

La vicinanza del mondo agropastorale italiano
Da registrare infine che, in occasione della sua presentazione ufficiale, il Pecorino delle Balze Volterrane Dop ha ricevuto vivi messaggi di sostegno e vicinanza da parte di alcune tra le principali realtà agropastorali italiane, tra cui spiccano quelle del Bitto storico, dei pastori di Picinisco, del Conciato Romano, della Valle Scannese, di Minervino Murge, del Puzzone di Moena e del Vezzena.

26 ottobre 2015

Per maggiori informazioni:
tel. 0588 30403
e-mail: associazionepecorinobalze@gmail.com

Per la descrizione del Pecorino delle Balze Volterrane Dop si rimanda alla lettura del Disciplinare di produzione pubblicato sul sito web del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (clicca qui)