Basilicata: più giovani nella zootecnia grazie al nuovo Psr

Un momento della conferenza del 30 novembre. Relatore l'assessore all'agricoltura Luca BraiaIl miglioramento energetico, le consulenze tecnico-sanitarie, la formazione, l'innovazione e la ricerca in agricoltura sono stati i temi al centro del convegno “Fare sistema per una zootecnia sostenibile”, svoltosi a Potenza lunedì scorso 30 novembre e organizzato dalla Regione Basilicata, in accordo con alcune associazioni di categoria.

Dopo aver passato in rassegna i non pochi errori di programmazione e di gestione operati negli ultimi venti anni a livello regionale, il presidente della giunta Marcello Pittella ha sottolineato la necessità di «coniugare fattivamente il settore al futuro e di tenere presente proprio gli errori commessi nel passato per non ripeterli più». La grande opportunità di questi tempi risiede nella nuova programmazione agricola 2014-2020, «che siamo in grado di incrociare», ha proseguito Pittella, «grazie alla capacità del sistema produttivo lucano, alla pubblica amministrazione e alle intelligenze del mondo accademico».

«Gli asset strategici della Basilicata», ha aggiunto il presidente, «sono la zootecnia, l’agricoltura e il settore alimentare, riconosciuti dall’Ue per la loro qualità ma ancora carenti in termini di competitività. Una competitività che si può valorizzare creando reti d’impresa (la Basilicata si avvale di una legge regionale ad hoc ritenuta tra le migliori d'Italia, ndr) e un nuovo sistema di accesso al credito, tramite le centrali d’acquisto». «La Basilicata», ha concluso Pittella, «va di pari passo con l’innovazione tecnologica e la ricerca: in tema di screening epidemiologici, di misure di tutela ambientale, di medicina ambientale e di strumentazioni all'avanguardia per misurare le diossine».

Intervenendo su queste tematiche, l'assessore all'agricoltura Luca Braia ha tenuto a precisare che «nell’ultimo semestre sono avvenute due operazioni straordinarie: l’approvazione (lo scorso 20 novembre dall’Unione Europea) del nuovo Psr e l’azzeramento del disimpegno finanziario relativo alla vecchia programmazione (2007-2013), provando anche a riorganizzare l’Ueca (l’Ufficio Erogazioni Comunitarie in Agricoltura) per gestire le norme-lavoro finalizzate ai pagamenti finali».

«Con la nuova programmazione», ha poi sottolineato Braia, «la sfida della Regione Basilicata è quella di vincere anche in “ottica plurifondo” perché – se la Regione pone al centro delle politiche il settore agricoltura e lo sviluppo rurale – si consente l’accesso anche ad altri finanziamenti europei». «La chiave di volta del nuovo Psr», ha proseguito l'assessore, «è la logica della partecipazione collettiva richiesta dall’Ue andando verso la costituzione delle Organizzazioni tra Produttori».

Nel tempo, ha spiegato Braia, «bisognerà aggiungere reddito al reddito standard dell’agricoltura e dell’allevatore, in modo che il contributo pubblico possa diventare redditizio per l’intera regione. In quest’ottica chiedo ai giovani che intendano insediarsi nel settore primario di candidare progetti di sostenibilità economica e di mercato».

Il cambio generazionale nel settore agro-zootecnico lucano rappresenta oggi un fattore di criticità, ma è in prospettiva una grande opportunità da cogliere, attraverso il miglioramento dei servizi, la formazione, l’informazione, la ricerca, la tracciabilità e i controlli del bestiame. Di grande aiuto potrebbe rivelarsi la piattaforma logistica dell’agroalimentare di Ferrandina, che dovrebbe permettere ai produttori della Basilicata di consegnare e collocare agevolmente i propri prodotti oltre il mercato locale. «La Basilicata del Psr 2014-2020», ha concluso Braia, «è una Basilicata rurale e sostenibile che sceglie coraggiosamente di confrontarsi con le parti sociali del settore e di concertare da subito l’avvio dei bandi più efficaci per lo sviluppo del territorio».

Il Psr 2014-2020 per la Basilicata
Formalmente adottato dalla Commissione europea lo scorso 20 novembre, il Psr 2014-2020 rende disponibili 680,16 milioni di euro (411,49 milioni di euro da fondi Feasr e 268,67 milioni di euro da cofinanziamento nazionale) per realizzare le sei priorità dello sviluppo rurale (economiche, ambientali e sociali) così come indicate da Bruxelles: trasferimento di conoscenze e innovazione; competitività e vitalità delle aziende agricole; organizzazione della filiera agroalimentare e promozione della gestione dei rischi; ripristino e valorizzazione degli ecosistemi dipendenti dall’agricoltura; efficienza nell’uso delle risorse e del clima; inclusione sociale e sviluppo occupazionale.

Prima della fine dell’anno, in Basilicata si apriranno i tavoli di partenariato finalizzati alla condivisione della strategia attuativa del Psr 2014-2020. Nel mese di gennaio, poi, si svolgerà il grande evento di lancio del nuovo Psr della Basilicata e a partire dai primi mesi del 2016 partiranno i primi bandi.

Per chi voglia saperne di più, sul Psr 2014-2020, la Regione Basilicata ha reso disponibili (sono scaricabili da qui) i seguenti documenti:
la scheda di presentazione
la scheda informativa

7 dicembre 2015