4 settembre 2009 – Conto alla rovescia per gli appassionati del buon formaggio e gli operatori del settore caseario: tra due settimane esatte prenderà il via a Bra, in provincia di Cuneo, la settima edizione di “Cheese – Le forme del latte”, manifestazione biennale organizzata da Slow Food e dal Comune di Bra, affermatasi a livello internazionale e in grado di registrare anno dopo anno un pubblico in continua crescita e una proposta di contenuti sempre più apprezzabile.
La manifestazione è un vero e proprio punto di riferimento per gli artigiani del settore dei cinque continenti grazie a una formula in grado di coniugare e promuovere “le mille anime del formaggio”, dalle diverse razze di animali da latte, alle aree di provenienza, alle tecniche casearie più particolari, valorizzando il prodotto finito anche in ragione delle varie culture di produzione. “Ogni formaggio”, spiegano gli organizzatori, “è il risultato di una propria e lunga storia, con le sue identità e specificità. Cheese si propone di raccontare queste storie, ma anche e soprattutto di contribuire a mantenerle in vita”.
Tra gli aspetti e gli eventi che caratterizzeranno questa edizione, meritano di essere evidenziati:
L’aperitivo solidale – Novità di quest’anno. L’appuntamento è ogni sera di Cheese dalle 18.00 alle 20.30 nella Gran Sala dei formaggi. L’aperitivo solidale ha il duplice scopo di raccogliere fondi per i progetti della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e per la rete delle comunità del cibo di Terra Madre, e di offrire ai visitatori della manifestazione un aperitivo in cui è possibile degustare ottimi vini abbinati a formaggi dei Presìdi Slow Food. Acquistando il ticket si può degustare un vino tra i 20 disponibili provenienti da produttori “solidali”, che da anni sostengono la realizzazione dei progetti della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e di Terra Madre. I formaggi abbinati ai vini sono accompagnati da marmellate e composte dei Presìdi Slow Food.
In compagnia di… – Per la prima volta quest’anno a Cheese il pubblico della Gran Sala può sbizzarrirsi in una serie di degustazioni di formaggi, in compagnia di mieli, pani, confetture, frutta e verdura, spezie, erbe, sali e oli: circa 50 prodotti italiani, dall’alta montagna alpina alle spiagge del Sud, diversissimi per natura e varietà. Si tratta di un angolo degustazione che offre ogni giorno diverse proposte di abbinamento provate e selezionate dagli esperti di Slow Food tra le 120 specialità casearie della Gran Sala.
Ecco alcuni esempi: uno sposalizio tra Presìdi nell’accostamento tra Bitto e miele di alta montagna di rododendro; tra Raschera e Ramassin del Monviso e Valle Bronda. Ai caprini semistagionati si abbina la confettura extra di “Formichine” (susine selvatiche di Cantiano) mentre quella di cipolla di Giarratana può essere degustata con un formaggio a crosta lavata, dai sapori forti e persistenti. Da provare anche i fichi biologici con la Robiola di Roccaverano e il Sedano nero di Trevi con gli erborinati.
Mercato e Cucine di strada – Se l’obiettivo è la scoperta di piccole e ricercate produzioni, seguita magari dall’acquisto, la prima mossa è aggirarsi tra le bancarelle del Mercato, dove centinaia di produttori e affinatori propongono le loro selezioni di formaggi, tutti rigorosamente a latte crudo. Chi preferisce spiluccare spuntini veloci che sposano al meglio la qualità della materia prima con la tradizione gastronomica italiana, potrà fare una sosta alle Cucine di strada. Qui, tra la Focaccia di Recco e i cannoli siciliani, passando per la vera pizza napoletana, si avrà la possibilità, in pochi metri, di fare il tour della penisola.
Appuntamenti a Tavola – Una panoramica dell’eccezionale varietà del comparto lattiero-caseario, vista con gli occhi di chi ha scelto il formaggio come materia privilegiata nell’elaborazione della sua cucina: sono i 21 Appuntamenti a Tavola che portano Cheese nel territorio, in dimore storiche, castelli e ristoranti di Langhe e Roero, fino a Cuneo e Saluzzo. Occasione unica di avvicinarsi ai migliori cuochi italiani e internazionali, quest’anno le cene (domenica 20 anche nella versione inedita di “pranzi”) permettono di assaggiare le prelibatezze cucinate dagli stellati della zona con menu proposti appositamente per Cheese al prezzo speciale di 65 euro. Da non perdere è di sicuro quella in programma lunedì 21 alla Locanda Gancia, preparata a otto mani dai grandi Ugo Alciati, Vittorio Fusari, Fulvio Pierangelini e Pino Cuttaia. I quattro chef, eccezionalmente insieme, celebrano l’alleanza tra i Presìdi e i cuochi italiani, nata nel 2009 allo scopo di valorizzare al contempo i prodotti tutelati da Slow Food e i cuochi che hanno preso l’impegno di utilizzarli in modo continuativo nei loro menu.
Accanto ai ristoratori padroni di casa e agli ospiti italiani – tra cui spiccano alcuni tra i nomi più interessanti delle Osterie d’Italia segnalati dall’omonima guida di Slow Food – gli Appuntamenti a Tavola presentano interessanti proposte internazionali. Merita curiosità la giovane Ana Luiza Trajano, che da San Paolo del Brasile porta a Barolo i suoi piatti cucinati con inaspettati formaggi a latte crudo del Minas Gerais, la zona a più alta vocazione casearia del suo Paese. O ancora, la cena che ha per ospite Stefaan Coutteneye del ristorante belga Hommelhof di Watou-Poperinge (Fiandre occidentali): per la prima volta a Cheese uno chef porta la birra a essere protagonista sia dell’esecuzione dei piatti che delle proposte di accompagnamento.
Piazza della birra (Birroteca ed Enoteca) – Ritornando a Bra, gli amanti della birra possono trovare proposte italiane e internazionali nella Piazza della birra, mentre per scoprire la produzione di microbirrifici artigianali italiani vale la pena puntare sulla selezione di oltre 100 etichette alla carta nella nuova Birroteca, allestita in via Audisio accanto all’altrettanto inedito spazio dedicato al pane e ai panini imbottiti con farciture al formaggio. Se Cheese quest’anno apre alla birra, il vino resta uno dei cardini fondamentali su cui ruota tutta la manifestazione, a cominciare dall’Enoteca con le 1500 etichette selezionate tra quelle prodotte dalle cantine presenti sulla Guida al vino quotidiano (Slow Food Editore) e quelle che aderiscono al Progetto c@ntine, promosso da Slow Food per valorizzare i produttori che dedicano attenzione e impegno nell’interpretazione della qualità abbinata al rispetto delle specificità territoriali. Inoltre due Laboratori del Gusto propongono alla Banca del Vino di Pollenzo altrettante verticali da non perdere, abbinate ai formaggi blu italiani e francesi.
Per maggiori e altre informazioni e per prenotare la propria partecipazione agli eventi e ai Laboratori del Gusto: http://cheese.slowfood.it/