Belgio: l’Afsca censura Wikipedia sul caso Munnix

Immagine tratta dalla pagina Facebook "Protégeons nos produits artisanaux de l'AFSCA"Chiedevano un'apertura da parte dell'Afsca i produttori di formaggio a latte crudo del Belgio. Ne avevamo parlato meno di un mese fa, a seguito di una conferenza con cui un piccolo gruppo di essi, da poco riuniti in un Gie (Groupement d’intérêt économique) aveva deciso di incontrare la stampa per presentare la propria realtà, i propri intenti e gli obiettivi che si prefiggeva di conseguire. Il principale tra essi: avere voce in capitolo all'interno dell'Agence Fédérale pour la scurite de la Chaîne Alimentaire, per far valere le proprie ragioni e ottenere le deroghe attuate in larga parte dell'Europa. Intento che pare mestamente fallito di fronte all'atteggiamento di ostilità che l'agenzia ha manifestato negli ultimi giorni.

Secondo quanto riportato infatti da alcuni quotidiani belgi, l'agenzia sarebbe stata protagonista di una grave e ripetuta censura delle informazioni presenti su Wikipedia a proposito del"caso Munnix", l'azienda costretta a chiudere i battenti nell'estate scorsa proprio a causa dell'intransigenza dell'Afsca, di fronte ad un caso di listeria. L'ente avrebbe utilizzato un particolare software in grado di rimuovere in tempo reale ogni informazione contenente parole-chiave legate a quella vicenda, in quanto sulla popolare enciclopedia "aperta" venivano riferite informazioni evidentemente scomode per l'agenzia.

Immagine tratta dalla pagina Facebook "Protégeons nos produits artisanaux de l'AFSCA"A chiarire il "giallo", un esperto di informatica – Olivier Laurent, amministratore della piattaforma web Dashub.info – che due mesi fa decise di inserire sulla pagina di Wikipedia dedicata all'Afsca delle informazioni riguardanti la vicenda Munnix (José Munnix fu indotto a chiudere l'attività dopo varie incursioni impositive dell'ente, con ripetute multe e obbligo di distruggere tutta la produzione dell'Herve a latte crudo): tornato dopo alcuni giorni al medesimo indirizzo, scoprì che il testo da lui inserito risultava cancellato. Sorpreso della cosa, decise di immettere di nuovo quelle informazioni, che però – a distanza di poche ore – risultavano di nuovo volatilizzate.

Da buon informatico, Laurent iniziò a investigare, giungendo presto a scoprire che la cancellazione dei testi, in entrambi i casi, era stata operata da uno stesso IP: 193.191.217.94. Grazie al sito web Myip.ms fu un gioco da ragazzi per lui scoprire cosa era avvenuto e chi aveva censurato quei contenuti. L'indirizzo corrisponde proprio ad un'utenza del'Afsca: da un computer dell'ente, utilizzando un software di tipo "bot", ogni frase aggiunta con al suo interno le parole "Munnix", "lait cru", listeria", ed altre veniva automaticamente tolta dalla pagina.

Sollecitata da alcuni organi di stampa, l'Afsca ha deciso di fornire, nei giorni scorsi, una propria versione dei fatti. A spiegare il punto di vista dell'ente è stato il suo portavoce Jean-Sebastien Walhin, che ha detto: «Non neghiamo di essere stati noi ad eliminare alcuni contenuti della pagina di Wikipedia sulla nostra agenzia. Siamo aperti alle critiche, ma per farle esistono mezzi di comunicazione adatti. Wikipedia invece è un "luogo" per le descrizioni neutrali e oggettive, non per le sentenze».

Per chi volesse approfondire, la ricostruzione della vicenda è raggiungibile da qui, sulle pagine di Dashub.info. Per chi invece volesse dare un proprio segnale di solidarietà ai produttori belgi di formaggi a latte crudo, suggeriamo di mettere un "Mi piace" sulla pagina Facebook "Protégeons nos produits artisanaux de l'Afsca".

L'epilogo della contesa è recente: finalmente, grazie all'intervento dei redattori di Wikipedia, le informazioni sul caso Munnix sono state aggiunte. Dalla sua, Walhin ha deciso di tornare sulla questione nelle ore scorse: «Sul caso Munnix c'è stata disinformazione. E la propaganda operata da Dashub.info non sembra volerci favorire. Da parte nostra, vogliamo solo chiarire e correggere le cose». Raccontandole, ovviamente, a modo loro.

21 marzo 2016
 

Per maggiori informazioni: Dushub.info