Di Berlusconi e delle sue "sfortunate" vicende sarde ne parlammo cinque anni fa, proprio di questi tempi. Un altro lustro si è quindi aggiunto ad una storia che ha del grottesco e che dura ormai da un quarto di secolo: uno degli uomini più potenti d'Italia deve accantonare ancora per almeno nove anni il progetto di operare una speculazione su 83 ettari di pascolo, acquistati da una società del gruppo Fininvest, e questo per i diritti di usucapione che favoriscono i pastori che da anni si avvicendano in quelle terre.
La legge sull'usucapione prevede che un terreno non utilizzato per oltre vent'anni dai legittimi proprietari debba passare di mano da questi a chi ne abbia fatto uso, fatta salva la facoltà del primo a liquidare congruamente il secondo in base ad un accordo privato o, quando questo non fosse possibile, dinanzi ad un Tribunale dello Stato.
Altri dopo Paolo Murgia (il pastore che accettò di abbandonare i terreni ricevendo un indennizzo di 830 mila euro) hanno puntato i piedi e affidato le loro rivendicazioni legali a valenti avvocati, che stanno dando filo da torcere all'ex premier: dai coniugi Putzu a Elido Bua, i pastori sardi hanno detto ancora una volta "no" al progetto che vedrà realizzare un grande villaggio turistico nei pressi di Olbia, in località Murta Maria, a Capo Cerasa.
I terreni, acquisiti dalla società "Edilizia Alta Italia", saranno utilizzati dai pastori sino al 2025 – questo ha stabilito nei giorni scorsi il tribunale di Tempio Pausania – attraverso il versamento di un modesto canone di affitto. Il progetto di "Costa Turchese", questo il nome del villaggio turistico, dovrà quindi attendere ancora.
Cinque anni fa fu il presidente della Regione, Renato Soru a fermare i lavori, con una legge con cui si stabiliva la non edificabilità su terreni tanto vicini alla costa, poi arrivò la protesta dei pastori tra cui il più accanito fu proprio il suddetto Murgia, deceduto poi nel 2010.
In attesa che i nove anni passino, per avviare i cantieri del villaggio turistico, "Edilizia Alta Italia" fa quel che può per dissuadere i pastori dai loro intenti: a partire dalle prossime settimane sono stati programmati i lavori di recinzione che frazioneranno la proprietà in vari lotti. Spesa prevista per l'iniziativa: 250 mila euro.
27 giugno 2016