Fiore Sardo dei pastori: verso la nascita del Distretto produttivo

Fiore Sardo dei pastori in un locale di stagionaturaUn grande e diffuso sforzo è in atto in Sardegna per sostenere la realtà produttiva del Fiore Sardo dei pastori. Nei giorni in cui l'Amministrazione Regionale decide di prorogare i termini per l'accesso ai nuovi incontri formativi e divulgativi sulla produzione del formaggio barbaricino Dop, organizzati dall'Agenzia Laore Sardegna (e rivolti ai produttori), è proprio nel cuore della Barbagia che si fa concreta l'ipotesi della nascita di un vero e proprio Distretto del Fiore Sardo.

La proposta, che parte dal sindaco di Ollolai Efisio Arbau, e che verrà ufficializzata il 25 novembre in occasione della tappa ollolaese di "Autunno in Barbagia", si concretizzerà nel primo passo attuativo di un Comitato incaricato di costituire il Distretto. A quest'ultimo aderiranno i pastori, ma non solo. Vale a dire che potranno farne parte tutti i soggetti pubblici e privati operanti nella filiera, oltre ai Comuni legati alla produzione del Fiore Sardo dei pastori.

Autunno in Barbagia farà tappa ad Ollolai dal 25 al 27 novembre prossimiDal punto di vista legale sarà un Distretto della filiera agro-alimentare di un prodotto tipico, con una precisa connotazione storica e tradizionale fortemente locale. Un prodotto che nel corso degli anni ha subìto e sta subendo una indebita sovrapposizione da parte di alcune industrie, che, pur non potendo in teoria fare Fiore Sardo (la lavorazione dev'essere a caldo, e nessuno che ritiri latte può lavorarlo a caldo, dovendo refrigerare, ndr), vendono il "loro" Fiore Sardo in ogni dove.

I quattro ''pezzi forti'' di Autunno in Barbagia a Ollolai: cesti in asfodelo, Fiore Sardo dei pastori, la lotta ''S'Istrumpa'' e i tessuti dei tipiciIl 25 novembre a Ollolai i fautori del progetto prenderanno atto delle adesioni e avvieranno le procedure per la costituzione vera e propria del "Distretto", regolamentata dalla legge regionale "Norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale: agrobiodiversità, marchio collettivo, distretti" del 2014. Una volta costituito, il Distretto presenterà il cosiddetto "Piano di Distretto", che esprimerà gli obiettivi, il ruolo e le attività al suo intero delle varie figure costituenti, e l'indicazione delle sinergie e delle integrazioni con altri strumenti comunitari, nazionali e regionali di intervento. La suffetta legge prevede l'istituzione del marchio collettivo di qualità agro-alimentare, garantito dalla Regione, per la tracciabilità e la promozione dei prodotti agricoli e agro-alimentari di qualità.

Tutti strumenti in più per qualificare sul mercato il vero Fiore Sardo dei pastori. Vale a dire il Fiore Sardo vero.

14 novembre 2016