Cascina Roseleto va per la sua strada: una precisazione

225 giorni di pascolo effettivo per le vacche di Cascina Roseleto - foto Cascina Roseleto©I nostri lettori ci scuseranno per una piccola ma doverosa precisazione che ci troviamo qui a dare rispetto a una notizia da noi pubblicata lunedì scorso: il 16 marzo Cascina Roseleto ha deciso di lasciare l’ALNI (Associazione Latte Nobile Italiano), dando le dimissioni, come avevano fatto anche i Proff. Giampiero Lombardi (pochi giorni prima) e Andrea Cavallero (nell’estate scorsa) dell’Università di Torino.

Sin qui tutto comprensibile e tutto giusto (sostanziali le differenze tra l’azienda uscente e le altre aderenti all’ALNI: si legga qui), se non fosse che l’Università degli Studi di Torino non ha mai tolto il suo appoggio al Latte Nobile in quanto nessun appoggio in alcuna forma aveva mai dato all’associazione (costituitasi nell’autunno del 2016), né in precedenza e in alcun modo all’iniziativa.

Questione più di forma che di sostanza, quindi,  alla base di questa precisazione che volentieri trova qui spazio, per accogliere la richiesta di rettifica giuntaci da Cascina Roseleto rispetto a quanto da noi pubblicato in precedenza (l’imprecisione era contenuta nel titolo del comunicato stampa, che suonava così: “Cascina Roseleto e l’Università di Torino lasciano il Latte Nobile”).

La sostanza per noi resta nei fatti: un’azienda che nel 2016 ha praticato 225 giorni di pascolamento e due tra i maggiori esperti di praticoltura operanti in Italia hanno abbandonato l’ALNI, per motivi non del tutto chiari ma largamente comprensibili (troppe differenze sostanziali, gestionali e produttive) e condivisibili da quanti ricerchino davvero il meglio del meglio. Senza nulla togliere agli sforzi produttivi del Latte Nobile, in un contesto difficile per condizioni pedoclimatiche e culturali (non solo colturali, ndr) non sempre favorevoli, come al CentroSud.

Tanto dovevamo ai nostri lettori e alle parti in causa in questa vicenda – attive e passive – per ripristinare la piena veridicità dei fatti.

27 marzo 2017