Crisi: la Fontina tenta la strada della caseificazione unica

A pochi giorni dal concorso “Fontina d’Alpage”, massimo momento di promozione del primo formaggio valdostano in termini di vendite e notorietà, è arrivata la doccia gelata: Gerardo Beneyton, presidente del Centro internazionale per la ricerca e la valorizzazione dei prodotti di montagna “Caseus Montanus” ha esternato le sue preoccupazioni sulla crisi che sta attanagliando anche il mondo della Fontina, e lo ha fatto in maniera eclatant.

Beneyton, che non è un tecnico bensì un ex politico riconvertito da anni al settore dei formaggi tipici, ha lanciato un allarme parlando di forte crisi, e sostenendo che per ridurre i costi di produzione sarà necessario modificare il disciplinare, passando da due caseificazioni (che si fanno da secoli) a una sola, asserendo che il prodotto non cambierebbe e che l’intervento consentirebbe una riduzione del 20-30% delle spese di gestione dei caseifici.

«La Fontina», ha affermato Beneyton nel corso di una conferenza stampa, «è l’unico formaggio Dop di qualità soggetto alla prescrizione di due produzioni giornaliere». Rispetto all’anno in cui il disciplinare venne creato, il 1957, «molte cose sono cambiate», ha proseguito il presidente di “Caseus Montanus”, e «sono convinto che la novità non inciderebbe sulla qualità del prodotto e nemmeno sulla percezione che ne ha il consumatore».

Ancora una volta si guarda a modificare un prodotto, prendendo come modello le tante Dop oramai industrializzate e dimenticandosi che quelle giuste, legate alle culture montane e all’alpeggio continuano sempre a produrre con le classiche due caseificazioni al giorno.

Per quanto la cosa sia stata presentata da Beneyton come una “provocazione”, la strada della monocaseificazione verrà testata in un caseificio. Lo ha confermato Livio Vagneur, presidente del Consorzio di tutela della Fontina Dop, precisando che «attualmente non ci sono prove sugli effetti di questo tipo di innovazione» e che comunque bisogna «avviare un dibattito e fare delle prove».

Il concorso “Fontina d’Alpage” si terrà ad Aosta domenica 22 novembre in concomitanza con la “Batailles de Reines” e con il supporto del Consorzio Produttori e Tutela Fontina Dop e della Cooperativa Produttori Latte e Fontina.

«Il concorso», sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Isabellon, «ha l’obiettivo di premiare le migliori Fontine prodotte nella stagione estiva 2009, valorizzando l’impegno degli agricoltori valdostani, incoraggiando i casari nel conseguimento di traguardi di qualità e segnalando ai consumatori le forme e i produttori che possono ottenere il loro apprezzamento».

Una qualità e un prodotto che potrebbero diventare un ricordo se il formaggio dovesse passare ad una sola lavorazione al giorno.

7 novembre 2009