Stavolta ci siamo: Dop in arrivo per lo Strachitunt

foto: Consorzio per la tutela dello Strachitunt Valtaleggio®Alla fine dello scorso autunno aveva destato qualche preoccupazione, tra i fautori delle vere tipicità locali, l’arrembaggio con cui alcuni caseifici della bassa bergamasca e della Valsassina – con la mediazione della locale Comunità Montana – avevano tentato d’insinuarsi nel novero degli produttori della zona di origine dello Strachitunt. I secondi puntavano all’ennesimo allargamento della zona d’origine, gli altri ad un sistema di sottodenominazioni che avrebbe potuto permettere la produzione anche in pianura.

Erano i giorni dell’audizione pubblica di Vedeseta – il 20 ottobre, per la precisione – e i giochi non erano ancora fatti. Un incontro che fu caratterizzato da qualche tensione, di fronte ai funzionari ministeriali, per l’intempestività delle richieste, e poi il rientro nella capitale di quelli, e l’attesa delle decisioni ministeriali.

Due mesi e mezzo, quindi, e la risposta è arrivata, seppur in chiave verbale e ufficiosa, dal deputato del Pdl Gregorio Fontana, che ha lasciato intendere che il ministro Galan avrebbe firmato, finalmente, il decreto d’approvazione del disciplinare, avviandolo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. 

Secondo quanto previsto dalla normativa delle Dop ci sarà un primo periodo di “protezione transitoria” di sei mesi, valevole per l’ambito nazionale, in attesa che venga concesso il definitivo riconoscimento di protezione europea.

foto: Consorzio per la tutela dello Strachitunt Valtaleggio®Assieme a Taleggio, Gorgonzola, Quartirolo Lombardo, Formai de Mut, Bitto, Provolone Valpadana e Grana Padano, lo Strachitunt porta a otto le Dop casearie della provincia orobica, mentre già all’orizzonte s’intravede la nona, il Salva Cremasco, che nel 2001 dovrebbe riuscire ad ottenere l’agognato riconoscimento.



13 gennaio 2011