Novità sul fronte del Latte Nobile dell'Appennino Campano, già presentato da noi al suo esordio sul mercato nell'inverno dello scorso anno. Dopo una prima esperienza di commercializzazione, compiuta attraverso i due canali di alcune Ipercoop campane e nei bar della Regione Campania, e dopo essere incappato in varie difficoltà burocratiche, forse non del tutto casuali, il prodotto ha dovuto e saputo trovare altri canali distributivi
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Difficoltà che trovano una conferma in quanto precisato dal responsabile del prodotto, Adriano Gallevi, sul sito del Latte Nobile. L'agronomo salernitano sottolinea quanto sia "impossibile distribuire il latte a Napoli se non si sottostà a determinate “regole” (come si suol dire: “capisci a me…”)" e va oltre quelle difficoltà, illustrando il percorso alternativo che il prodotto sta compiendo, grazie anche alla collaborazione dell'associazione "Oltre il Giardino", voluta dall'assessore regionale all'agricoltura Gianfranco Nappi al termine del suo mandato; "abbiamo deciso di effettuare una distribuzione quasi porta a porta", spiega Gallevi, "e, ove possibile, ci serviremo anche della rete Gas (Gruppi di Acquisto Solidale)". "Il nostro target di riferimento", conclude l'agronomo, "è una utenza consapevole e che sa apprezzare e premiare gli sforzi di chi vuole continuare ad avere la schiena dritta e che rifugge dall’omologazione e globalizzazione del cibo".
Nel frattempo, proseguono le iniziative tese alla promozione del prodotto, la più recente delle quali ha visto il 30 scorso la presentazione al Presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile e ai suoi assessori, da parte del veterinario Giampaolo Parente.
Nella sua esposizione, Parente ha sottolineato che il Latte Nobile è frutto del lavoro di tanti piccoli allevatori riuniti in un consorzio di produttori di Castelpagano ed è un marchio registrato dall'Anfosc (Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo), aggiungendo che si tratta di un’iniziativa partita dal basso e fortemente innovativa per via del rigoroso disciplinare di produzione, che prevede una contenuta resa di latte per capo (5.000 Iitri per lattazione) e un'alimentazione prevalentemente basata su foraggi polifiti locali (quattro diverse essenze spontanee, 70% del totale, integrazioni vegetali non Ogm).
Un disciplinare che garantisce così al prodotto – e a chi lo consumi – contenuti nutrizionali di assoluto valore (vedi nota in basso), largamente superiori a quelli di qualsiasi altro latte che l'industria possa proporre. Differenze di sostanza che sono le differenze tra una qualsiasi zootecnia intensiva (latte comune) e una zootecnia estensiva ben condotta (Latte Nobile).
Nel corso dell'incontro di Benevento, Giampaolo Parente ha distribuito confezioni di Latte Nobile al presidente Cimitile e ai componenti della Giunta, rimarcando le caratteristiche nutrizionali di questo straordinario latte, ma anche la particolarità commerciale, che lo vede fuori dai normali canali distributivi, ovvero in vendita diretta, anche per assicurare ai produttori una remunerazione maggiore rispetto a quella di mercato.
Dal canto suo, Cimitile ha apprezzato l’iniziativa, accogliendola come innovativa e originale e auspicandone la promozione all’interno del contesto sannita, in cui il latte viene prodotto. In tal senso la Provincia di Benevento si è già impegnata per avviare un’attività di sensibilizzazione e di promozione territoriale. L’assessore all'agricoltura Carmine Valentino, che ha la delega alle Attività Produttive e all’Agricoltura, ha sottolineato che «il prodotto è già stato destinatario di importanti successi in altri contesti territoriali mentre deve essere ancora conosciuto e apprezzato in provincia di Benevento».
2 aprile 2011
Cos'è il Latte Nobile
Un latte rivoluzionario
In un'azienda zootecnica estensiva, in cui le bovine vengano alimentate a foraggio e pascolo, non può che essere prodotto un latte di qualità superiori, caratterizzato dalla naturale e rilevante presenza di acidi grassi “buoni” Omega-3 e Cla (acido linoleico coniugato) e di antiossidanti, beta-carotene e vitamina E, in proporzioni ben superiori a quelle di un latte comune. E che, non essendo “aggiunti” a posteriori, hanno un’efficacia massima sulla salute del consumatore, senza però comportare costi aggiuntivi.
A questi straordinari requisiti, è ovvio, si aggiungono tutti quei fattori – imprescindibili certo – che l’industria ci ha insegnato ad apprezzare ma che non sono gli unici a dover essere tenuti in considerazione: dall’igiene in stalla e nel confezionamento, alla logistica distributiva, al valore proteico, alla percentuale di grassi presenti nel prodotto.
La commercializzazione
Il Latte Nobile dell’Appennino Campano verrà posto in commercio con il marchio Latte Nobile, e sarà commercializzato da "L'Agricola Vallepiana", di concerto con la cooperativa Oltre il Giardino.
A conferma del suo valore, merita di essere sottolineato l’accordo in atto con l’Ospedale Santobono di Napoli, che lo destinerà ai bambini ricoverati presso le sue strutture.
Il prodotto, disponibile al momento nella sola tipologia “fresco, intero e pastorizzato” sarà venduto in tetrapak riciclabile e conserverà integre le sue peculiarità, ad un prezzo che si aggirerà attorno ad 1,70-1,80 Euro. Un latte un po’ più caro del comune, per gente che voglia trattarsi bene, per davvero, almeno un po’.