In una sala comunale gremita oltre ogni più rosea previsione, si è tenuto lunedì scorso a Frabosa Soprana l’atteso incontro tra l’assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto e gli allevatori della montagna cuneese. L’appuntamento, richiesto a gran voce a seguito dei ripetuti attacchi del lupo alle greggi, aveva assunto toni assai forti quando a cadere vittime dei predatori erano stati non più e non solo capre e pecore bensì anche bovini.
Sul palco, oltre all’assessore, erano presenti l’ex consigliere provinciale Marco Botto, che ha promosso l’incontro, Antonio Viglione della Confraternita dei Cavalieri della Raschera, il sindaco di Frabosa, Pierangelo Giordanengo ed il margaro Bruno Bottero, in rappresentanza degli allevatori. A moderare la discussione la giornalista del quotidiano La Stampa, Paola Scola. A questi si sono aggiunti tre esperti della materia, coinvolti nel progetto Propast: i professori universitari Luca Battaglini e Michele Corti e la più grande esperta italiana in materia di pastorizia e di pascolo vagante, Marzia Verona. Quest’ultima, oltre a quantificare il peso economico del “problema lupo” per ciascuna azienda («dai 2 ai 6mila euro all’anno») ha colto l’occasione per presentare ai convenuti le finalità e i traguardi del primo anno del progetto.
Oltre a ricordare il proprio lavoro, teso a ottenere un nuovo sistema di gestione della “questione lupo” (non più improntato alla protezione assoluta della specie, ndr), l’assessore Sacchetto ha sottolineato il proprio impegno a tutela di margari e pastori, entrando nel dettaglio dei vari fronti su cui esso si sta concretizzando: dall’istituzione, nel 2012, di un’assicurazione a carico della Regione Piemonte che coprirà perdite e costi di rimozione e smaltimento delle carcasse alla proposta di legge per favorire gli allevatori tradizionali nell’affitto degli alpeggi (avranno la precedenza nelle aste pubbliche, i cui canoni d’affitto saranno calmierati).
In rappresentanza della sua categoria, il margaro Bruno Bottero, relatore dal palco, ha ribadito la necessità di «trovare al più presto delle soluzioni, perché gli allevatori hanno bisogno di interventi urgenti e non solo di promesse». Le predazioni a danno delle greggi e delle mandrie, oltre ad aver comportato la morte diretta anche di vacche e vitelli, hanno fatto registrare il ferimento e il decesso di animali a seguito delle incursioni, per le ferite riportate durante la fuga (animali caduti nei burroni, dai quali a volte non è stato possibile rimuovere le carcasse, ndr.), ma anche aborti spontanei e cali delle rese latte. Pur rappresentando delle serissime perdite per le aziende interessate, per questi danni e per le sparizioni di capi, non sono previsti indennizzi di sorta.
La tragicità della situazione è stata confermata dai non pochi margari e pastori giunti in sala dalle diverse vallate cuneesi, testimoni di situazioni insostenibili, aggravate da orari e carichi di lavoro sempre più pesanti per via della necessità costante di sorveglianza di mandrie e greggi, e a causa della mancanza di strutture idonee al ricovero degli animali. “Oltre a questo”, è stato aggiunto dalla platea, “la situazione comporta un ridotto benessere degli animali, l’abbandono di aree di pascolo e di sistemi di gestione misti basati sulla compresenza di capi ovicaprini e bovini”.
Presenti tra il pubblico anche Giuseppe Boasso e Roberto Colombero, presidenti di Comunità Montane, (Tanaro-Cebana-Monregalese il primo e Valle Maira il secondo); relativamente all’operato di esse è stata richiesta una maggiore attenzione per la montagna in generale, per tutti i problemi che affliggono le “terre alte”, che si vedono sempre più in pericolo con la preoccupazione di veder scomparire gli enti territoriali che la rappresentano.
Tornando a prendere la parola, Sacchetto ha infine sottolineato l’esistenza di una realtà rappresentativa di varie regioni alpine italiane e straniere, con cui il suo staff è in contatto; “con essa si vuole costituire una macro regione alpina” che possa beneficiare di politiche agricole comunitarie specifiche per le realtà territoriali di montagna. L’assessore si è impegnato a proseguire sulla strada intrapresa, ripromettendosi di ripetere l’incontro prima della prossima stagione d’alpeggio, per aggiornare gli interessati sulle tematiche trattate nel corso di questa prima riunione.
in collaborazione con Propast
18 novembre 2011