Evento da non perdere, mercoledì 31 gennaio a Genola, in provincia di Cuneo per chi – tecnico di settore, allevatore, commerciante o consumatore consapevole che sia – sia interessato ad approfondire le proprie conoscenze sui prodotti di animali allevati ad erba e fieno (ricordiamocelo sempre: sono erbivori, ed erba debbono mangiare se vogliamo nutrirci in maniera sana!).
Con inizio alle 10:30, presso la sala conferenze “La Cattedra del Contadino” nella sede del consorzio La Granda – in Via Garetta 8/c – è in programma “C’è Erba e Erba. Verso il simbiotico e oltre”, una tavola rotonda che gli organizzatori amano descrivere al tempo stesso come scientifica ed agricola, laddove i temi che saranno trattati non sono più appannaggio di pochi studiosi o tecnici, bensì sono già largamente familiari per i produttori coinvolti, tutti specializzati nell’allevamento dei bovini di razza Piemontese (tra di loro, alcuni produttori di latte).
La giornata servirà a fare il punto sulla ricerca avviata con il progetto AM for Quality, condotto dall’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei sistemi – coordinato dal Prof. Andrea Genre, che tratterà delle simbiosi micorriziche e dei loro vantaggi per la pianta e per lo biodiversità, ma anche dell’obiettivo di migliorare lo status simbiotico delle essenze foraggere, alla luce dei confortanti risultati ottenuti nel primo anno di sperimentazione.
Tra gli interventi in programma, di grande interesse anche quello della Prof.ssa Consolata Siniscalco, anche lei dell’Università di Torino, che spiegherà l’importanza del prato perenne, sottolineando l’importanza della biodiversità, e illustrerà l’applicazione pratica del progetto AM for Ouality e i risultati del primo anno di lavoro, in termini di biomassa, biodiversità e qualità.
La presentazione del progetto AM for Quality
Nella presentazione del progetto, curata dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei sistemi dell’Università di Torino, vengono date le principali chiavi di lettura di questa frontiera dell’agronomia: “Le micorrize arbuscolari (che sono alla base del simbiotico, ndr) sono la più diffusa simbiosi delle piante e comportano la colonizzazione dell’apparato radicale da parte di funghi simbionti del suolo (glomeromiceti)”.
“Le principali specie foraggere e di interesse agronomico”, continua la presentazione, “dipendono da questa simbiosi per il loro approvvigionamento di acqua e nutrienti inorganici (fosfato e composti azotati) e la presenza nel suolo di una popolazione fungina attiva e variegata è un requisito fondamentale per garantire un alto livello di micorrizazione delle piante coltivate, con ricadute positive su produttività e resistenza a patogeni e stress ambientali. Tuttavia, l’instaurarsi della simbiosi è ampiamente sotto il controllo della pianta. Incrementare l’intensità dell’inoculo è quindi un approccio dal potenziale limitato; una maggiore efficacia potrebbe invece essere ottenuta intervenendo sulla capacità ricettiva delle piante ospiti”.
“Oggi”, conclude la presentazione degli studiosi torinesi, “sappiamo che, affinché si sviluppi la simbiosi, è indispensabile il riconoscimento del fungo da parte della pianta attraverso i segnali simbiotici (CO) che esso rilascia. Potenziare questi segnali può quindi superare la refrattarietà alla simbiosi da parte delle varietà erbacee selezionate da decenni di fertilizzazione intensiva del suolo, rendendole molto più ricettive nei confronti dei funghi benefici e permettendo di incrementare la micorrizazione e di conseguenza produttività e qualità nutrizionali del foraggio”.
C’è Erba e Erba. Verso il simbiotico e oltre – Il programma
Mercoledì 31 gennaio – ore 10:30
Sala conferenze “La Cattedra del Contadino”
La Granda, Via Garetta 8/c – 12040 Genola (CN)
Saluto delle Autorità
Giandomenico Genta – Presidente della Fondazione CRC
Marco Cavaglià – Sindaco di Monasterolo di Savigliano
Interventi
Sergio Capaldo, La Granda e Presidente del Consorzio Eco-Simbiotico
Storia e cultura agricola e zootecnica nel Cuneese
Applicazione del simbiotico nel modello di allevamento de La Granda
Andrea Genre, Università di Torino
Presentazione del progetto AM for Quality
Le simbiosi micorriziche e i loro vantaggi per lo pianta e per lo biodiversità; migliorare lo status simbiotico delle essenze foraggere è possibile; risultati del primo anno di sperimentazione
Consolata Siniscalco, Università di Torino
Che cos’è un prato perenne e l’importanza della biodiversità
Applicazione pratica del progetto AM for Ouality. Risultati del primo anno in termini di biomassa, biodiversità e qualità
Giusto Giovannetti, CCS Aosta
L’introduzione dell’agricoltura simbiotica: interesse, applicazioni e vantaggi
L’inoculo Micosat e lo preparazione dei prati per AM for Quality
Marco Bergese, allevatore del Consorzio La Granda
Il prato perenne: una tradizione perduta e da ritrovare
La collaborazione con l’Università di Torino, aspetti tecnici e l’impatto sull’apicoltura
Interventi da parte del pubblico
22 gennaio 2018
Per informazioni:
tel.: 011.6705083
e-mail: andrea.genre@unito.it