McDonald’s lancia i nuovi menù quasi salutistici per consumatori quasi attenti

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Meno grassi saturi, meno sale, meno zuccheri. I propositi recentemente dichiarati dalla McDonald’s, per un futuro più “sano” della propria clientela, suonano tanto accattivanti e credibili tanto più si vive di corsa, e ancor più se non ci si ferma a riflettere. E a capire sino in fondo.

Nel lancio del nuovo programma di ottimizzazione della propria proposta, effettuato mercoledì scorso negli Usa e dal proprio sito web, l’azienda numero uno del “cibo destinato a chi non ama il cibo” ha usato toni tanto enfatici e credibili quanto lo sono le definizioni (ab)usate per parlare delle proprie rivendite (definite “ristoranti”), delle proposte più “leggere” (gli “happy meal”), dei consumatori di domani (chiamati la “generazione più sana”), che l’azienda dichiara di voler rendere “consapevoli”.

In sostanza, il colosso del cibo “di corsa” ha dichiarato di voler eliminare prodotti come i cheeseburger. E il latte al cioccolato. O meglio di volerli togliere dalla proposta del listino, di non promuoverli in pubblicità né sui manifesti, ma di volerli mantenere nella disponibilità dei propri “ristoranti”, per soddisfare chi sentirà di non poterne fare a meno.

L’azienda ha sottolineato che i cambiamenti introdotti nel 2013 con il suo “impegno per una generazione più sana” hanno portato ad un aumento del 14% delle vendite di “happy meal” che includono bevande come acqua, latte o succo di frutta (con meno zuccheri). Nel dicembre di cinque anni fa il 38% delle scelte della clientela mondiale erano così cadute proprio sugli “happy meal”, segmento della proposta che nel dicembre scorso aveva raggiunto il 52%.

Ma non ci si faccia trarre in inganno: la proposta “verde” del gigante del fast food è legata al dilagare dell’obesità registrato negli Usa in questi ultimi anni, e alla determinazione dell’azienda di tenere duro in un periodo come quello attuale, caratterizzato da un vero e proprio passaggio epocale: la gente guadagna poco, si rende conto che vive male e con poco cerca di vivere meglio. Magari senza rinunciare all’utimo modello di telefonino, ma trascurando la propria nutrizione.

I vertici della McDonald’s affermano che con questi nuovi cambiamenti nel menu ci sarà una riduzione del 20% delle calorie, del 50% in zuccheri aggiunti, del 13% in grassi saturi e/o del 17% di sodio, a seconda della selezione dei pasti del cliente. E che negli happy meal puntano a proporre un pasto con meno di 600 calorie e 650mg di sodio. Teorie che hanno un solo preciso motivo: quello di presentare dati (non verificati) ancora più “verdi” e “leggeri” nei prossimi anni.

19 febbaio 2018

Clicca qui per leggere (in inglese) come McDonald’s presenta la sua iniziativa sul proprio sito web