
Un formaggio potrebbe alleviare o prevenire alcune infiammazioni a carico dell’intestino. Ad rivelarlo, nel corso del Cheese Symposium 2018, tenutosi a Rennes dal 4 al 6 aprile, è stato un gruppo di ricerca dell’Inra (Institute National de la Recherché Agronomique) di Parigi, che ha presentato i risultati di uno studio effettuato su topi affetti da malattie intestinali.
Nel corso della loro ricerca, effettuata utilizzando un particolare tipo di formaggio Emmental, gli scienziati hanno rintracciato delle molecole ad azione anti-infiammatoria nel Propionibacterium freundenreichii, batterio che svolge un ruolo fondamentale nei formaggi a fermentazione propionica. Parallelamente, l’Institut Micalis di Parigi ha effettuato i propri test su altri due ceppi – il Lactobacillus delbrueckii e lo Streptococcus thermophilus – con esiti positivi.
Lo speciale Emmental sperimentale potrebbe quindi essere sviluppato grazie a una combinazione di questi tre ceppi di batteri. Il formaggio è stato quindi testato su topi malati.
«Siamo interessati alle infiammazioni perché sono presenti in molte malattie», ha sottolineato il Dr. Gwénaël Jan, immunologo dell’Unité mixte de recherche Science & technologie du lait et de l’œuf (Dipartimento di Scienze e tecnologie del latte e delle uova) dell’Inra. «I risultati ottenuti sui topi affetti da malattie intestinali sono molto promettenti».
Rispondendo alle domande dei giornalisti presenti, il Dr. Jan ha spiegato che «dal 2015 abbiamo condotto uno studio-pilota per testare il livello di gradimento del formaggio prodotto con tali batteri, ottenendo un esito positivo dal punto di vista organolettico e verificando l’assenza di effetti collaterali sulla specie umana».
Al momento attuale la ricerca è stata condotta solo all’interno di studi pre-clinici. «Per fare un vero studio clinico», ha concluso l’immunologo francese, «avremmo bisogno di un milione di euro», la qual cosa non sembrerebbe del tutto impossibile, essendo aumentata negli ultimi anni la sensibilità per il ruolo che l’alimentazione ha sulla salute umana. Secondo il Dr. Jan «il nesso tra cibo e salute sta crescendo: possiamo creare cibo adatto alle persone con bisogni speciali».
16 aprile 2018
Chi voglia approfondire può consultare gli studi già condotti in passato dal gruppo di ricerca dell’Inra: “Is cheese a good delivery vehicle for the anti-inflammatory Propionibacterium freudenreichii probiotic?”; “Emmental Cheese Environment Enhances Propionibacterium freudenreichii Stress Tolerance“.