Lupi in dispersione: ancora non li vediamo ma sono tra di noi

Un lupo in dispersione – foto amatoriale, dal sito web Civetta.tv

Un numero sempre crescente di pecore, capre, vitelli, puledri predati – a cui si aggiungono un’infinità di selvatici, dai caprioli ai cervi, ai cinghiali – sembra non bastare più – è evidente – a soddisfare l’esigenza di cibo del lupo, in Italia. Ciò che da anni viene taciuto nei convegni e nelle interviste da sedicenti esperti “lupologi” sta emergendo in tutta la sua gravità dalle cronache dei giornali locali: la smisurata crescita della popolazione lupina ha condotto ad un disequilibrio insostenibile per l’economia rurale, ma non solo.

Negli ultimi tempi, decine e decine di lupi sono stati investiti sulle strade italiane (una lista parziale dalle cronache delle ultime settimane è in calce a questo articolo), in conseguenza a un fenomeno oltremodo preoccupante: il temibile animale scende sempre più spesso a valle, in cerca di prede, macinando decine e centinaia di chilometri, pur di trovarne.

«Verosimilmente si tratta di esemplari in dispersione», spiega il veterinario ASReM (Azienda Sanitaria Regionale del Molise) Antonio Liberatore, intervistato dal quotidiano “Eco Alto Molise”, «che si allontanano dal branco originario, o che sono stati allontanati dal esso per colonizzare nuovi territori e dare quindi vita a nuovi branchi».

Bene, anzi male, molto male, perché attraverso il palese aumento della diffusione del lupo in nuovi areali (gli esemplari in dispersione vanno a costituire nuovi branchi, ndr), si comprende quanto omertoso e mistificatorio sia l’atteggiamento di molti esperti che intervenendo nell’ambito di convegni e rilasciando interviste, sistematicamente tacciono gli aspetti più “scomodi” della faccenda. Esperti che oggi sono tra i responsabili della predazioni patite dagli allevamenti, e che domani dovranno rispondere di quanto accadrà agli esseri umani, in conseguenza della diffusione dei predatori (solo una piccola parte degli eseplari “vaganti” viene investita, ndr) in ogni lembo della penisola, a qualsiasi altitudine e in un’infinità varietà di habitat (il lupo sta dimostrando una grande capacità di adattamento, ndr).

Carcassa di lupo investito nel bolognese – foto Ispra©

Il lupo cambia il suo comportamento – In questo suo disperato migrare a caccia di prede, il lupo si disperde nelle campagne, attraversa poderi e cascinali, si avvicina ai centri abitati, vi penetra, e alcune volte viene investito. Altre volte no, e allora uccide animali in allevamenti da reddito, o amatoriali, e arriva a sbranare persino i cani che incontra sulla sua strada (non sempre e non solo quelli a protezione degli allevamenti, ndr).

Per quanto grave, questo stato di cose parrebbe non interessare chi dovrebbe occuparsene, tant’è che proprio le predazioni di cani, pur essendo all’ordine del giorno, trovano poco spazio sui giornali (leggi qui e qui), come se la propensione a raccontarci il lupo più come vittima che come insidia prevalesse, nell’interesse del mantenimento di uno status quo che molti vorebbero inalterabile. Eppure, tutti questi, sono dettagli di sostanza, se vogliamo capire cosa potrà accadere domani, a seguito di una situazione ormai rischiosa per l’incolumità pubblica, perché senza controllo, e senza controllori. Una situazione che non ha precedenti, già che l’animale sta evidenemente cambiando il suo comportamento, le sue attitudini, che lo vedevano descritto come schivo, timoroso dell’uomo, propenso ad evitarlo, temendolo.

Una situazione degenerata, su cui bisogna intervenire – E così accade che – nonostante la generale prudenza degli organi d’informazione – alcune testate inizino, seppur timidamente, a mettere in guardia i propri lettori sul mutare di un fenomeno verso cui si è guardato sinora con sin troppa benevolenza. Il lupo è un problema anche per l’uomo; non dobbiamo attendere la prima vittima umana per riuscire a capirlo.

A sottolineare i rischi che si stanno correndo, ci aiutano altre cronache locali, che riferiscono (leggi qui e qui) di lupi tranquillamente presenti nei pressi di abitazioni, ecco che altre testate (leggi qui e qui) si sentono in dovere di offrire suggerimenti per affrontare l’emergente problematica, alludendo quasi sempre però ad un’improbabile convivenza. Tanto per dirne una, in montagna, chi vive in zone di predazione e ha figli piccoli, evita ormai da anni di farli giocare fuori di casa. Una cautela che potrebbe prendere piede anche in città, ora che i lupi arrivano a spingersi – lo ricordiamo: sono a caccia di cibo – in prossimità degli abitati.

Le Regioni alpine cercano una soluzione – Stante questa situazione, ben tre novità giungono questa settimana dal mondo della politica: la prima, mercoledì scorso 30 gennaio, dopo che la Regione Veneto – seguendo l’esempio delle Province Autonome di Trento e Bolzano – ha licenziato quella che già viene definita “legge ammazza-lupo” (denominazione iperbolica, per un’iniziativa limitata ai soli capi in eccesso, ndr); questo, dopo che martedì le Regioni Alpine (tranne il Piemonte) avevano trovato un’intesa per un fronte comune nella gestione dei grandi carnivori (con l’obiettivo di recuperare il compromesso equilibrio tra specie protette e animali da reddito, ndr).

A seguito di ciò, giovedì 31, alcuni deputati della Lega hanno finalmente presentato una proposta di legge, per far sì che la gestione, la salvaguardia e il monitoraggio dei grandi carnivori passi dallo Stato centrale alle Regioni. Con una gestione che, né più né meno si ispira a quella attuata in Svizzera e Austria, dove la tutela non è a senso unico, a favore dei predatori, ma riguarda anche le attività produttive (allevamenti in primis), il turismo, le tradizioni e la sopravvivenza delle popolazioni alpine. Oltre all’equilibrio di una società che giammai potrebbe – nè dovrà – vivere di sola wilderness.

4 febbraio 2019

Lupi recentemente investiti sulle strade italiane
(articoli pubblicati dal 19 dicembre scorso ad oggi)

L’Arena «Ho investito e ucciso un cane». Ma era un lupo

Reggio Report Un bel lupo maschio investito e ucciso sulla statale 486 a Roteglia

Forlì Today Lupo resta ferito dopo essere stato travolto sulla Bidentina

Corriere Adriatico Fermo, i lupi scendono a valle: esemplare travolto e ucciso da un’auto

La Nazione Fuori pericolo il lupo investito in strada: giorni di mobilitazione sui social

Siena News Lupo investito da auto, recuperata carcassa

Il Messaggero L’Aquila, lupo investito e ucciso lungo via Fermi

Marsica News Lupo investito alle porte di Luco dei Marsi in località Petogna

Molise Today Esemplare di lupo investito sulla fondovalle Treste

Eco Alto Molise Cinque lupi investiti in un solo mese, Liberatore: «Sintomo di una densità in aumento sul territorio»

Otto Pagine Carcassa di lupo trovata sul ciglio della strada