Pastorizzazione addio: arriva il trattamento atermico del latte

Jeff Hastings Con le sue vacche. In mano un bicchiere del nuovo rivoluzionario latte fresco con scadenza a 60 giorni – foto Naturo©

Chi si occupi di frutta esotica e della sua trasformazione in campo alimentare avrà sentito già nominare Jeff Hastings e la sua società Naturo, che nel Queensland, tre anni fa, mise a punto una tecnologia in grado di risolvere il problema dell’ossidazione degli avocado, che normalmente, a pochi minuti dal taglio, iniziano ad imbrunire sino ad assumere, nell’arco di neanche un’ora, un aspetto impresentabile (vedi foto più in basso).

Bene, Hasting, che da trent’anni opera in qualità di ingegnere agricolo, per la sua società e altre collegate, ha recentemente presentato un sistema di trattamento del latte fresco che si ripromette di rivoluzionare il settore.

Avocado non trattato con la tecnologia sviluppata dall’ingegner Jeff Hastings. Inevitabilmente il prodotto si ossida in poche ore sino ad essere impresentabile – foto dal blog DrGub.com©

A dispetto di tanti scettici che ritengono la pastorizzazione una pratica senza possibili alternative, il risultato conseguito dell’esperto australiano e dal suo staff si presenta per essere preso nella massima considerazione, sia per le referenze e i risultati già conseguiti da Hastings, sia per il generoso supporto economico che la sua iniziativa ha ottenuto dall’amministrazione pubblica locale.

A proposito di questa, il Dfsv (Dairy Food Safety Victoria), responsabile della convalida del processo di Naturo, ha ufficialmente affermato che “la metodologia di trattamento” – che ovviamente è stata registrata a livello mondiale – “ha superato tutti i test”, dimostrando di essere “equivalente o migliore della pastorizzazione”.

Jeff Hastings ritratto tre anni fa in occasione del lancio dell’impianto di trattamento degli avocado – foto Naturo©

In sostanza, da quanto si apprende da fonti di informazione più che attendibili (Abc News, NewsCom.au, New Atlas, etc.), il trattamento – che non utilizza il calore come metodo di conservazione – garantirebbe una maggiore qualità del prodotto e una shelflife di ben oltre 60 giorni (Hastings afferma di aver trovato il prodotto integro al 91º giorno).

L’annuncio ufficiale, di quella che si profila come una conquista per il settore lattiero-caseario mondiale, è stato dato alla stampa australiana martedì 30 aprile scorso, e la notizia ha ottenuto una crescente attenzione in primo luogo dai media dei mercati che da questa innovazione otterranno dei benefici diretti nel breve e medio termine, a cominciare da quello cinese.

Il procedimento adottato, sui cui dettagli tecnici vige il più totale riserbo, consente al latte crudo di rimanere fresco e salubre in frigorifero per almeno due mesi, senza l’uso di additivi o conservanti, mantenendo in sé un profilo nutrizionale molto migliore di quello del latte fresco pastorizzato.

Un trattamento delicato, che conserva molti nutrienti del latte crudo – Pressato dalle domande dei giornalisti, Hastings si è limitato a dire che «si tratta di un processo molto più delicato della pastorizzazione, e poiché non abbiamo bisogno di calore, siamo in grado di mantenere alcuni dei buoni nutrienti del latte che normalmente vengono distrutti».

In sostanza, con il nuovo procedimento, vengono uccisi più agenti patogeni rispetto alla pastorizzazione e vengono mantenuti livelli più elevati di sostanze salutari, ivi incluse le vitamine B2 e B12, essenziali nell’alimentazione dei bambini, mantenendo integri gli enzimi, fondamentali sia per la funzionalità epatica che per lo sviluppo delle ossa.

Con questa nuova tecnologia, sostiene il Ceo di Naturo, «abbiamo valori nutrizionali superiori e anche un latte e dei suoi derivati più sani e con un sapore più naturale, ricco e cremoso, più vicino al latte crudo».

Australia dal 2020 alla conquista del mercato asiatico – Dal punto di vista economico, la novità rappresenta una vera svolta innanzitutto per il mercato australiano del latte fresco, che adesso potrà essere spedito via mare piuttosto che via aerea, in tutto il mondo, a partire dai mercati cinese e asiatico in generale, il che contribuirà in modo significativo a ridurre i costi ed aumentare penetrazione e profitti.

In questo momento la Naturo è in fase di raccolta di capitali per costruire un impianto di produzione in Australia, ed intende essere operativa per l’esportazione entro la seconda metà del 2020.

6 maggio 2019

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