Università di York: “Gli esseri umani consumano latte da 6mila anni almeno”

Uno dei reperti archeologici su cui i ricercatori di York hanno basato i loro recenti studi – foto University of York©

Un altro passo avanti è stato compiuto dal mondo scientifico per la comprensione della storia alimentare dell’umanità, dai suoi albori ad oggi, e in particolare sul ruolo che in essa ha avuto, sin dalle origini, l’assunzione del latte di specie domesticate. A compierlo, e ad annunciarlo nei giorni scorsi, sono stati i ricercatori della britannica University of York, che hanno rintracciato, tra i denti di esseri umani vissuti 6mila anni fa quella che potrebbe essere la più antica prova di consumo di latte animale da parte di esseri umani.

La scoperta, relativa a reperti provenienti da tre diversi siti archeologici — Hambledon Hill e Hazleton North nel sud dell’Inghilterra e Banbury Lane nelle East Midlands — potrebbe aiutarci a comprendere come e quando l’organismo umano abbia sviluppato la capacità di digerire il lattosio. I ricercatori hanno dichiarato di aver trovato molecole di Blg (beta-lattoglobulina) di latte vaccino, ovino e caprino nella placca dentale di sette persone vissute nel Neolitico.

La ricercatrice Sophy Charlton della University of York all’opera – foto University of York©

Il periodo storico a cui si riferisce lo studio dei ricercatori inglesi è quello della rivoluzione neolitica e coincide con la prima delle rivoluzioni agricole che si sono succedute nella storia dell’umanità, che registra un ruolo crescente degli animali domesticati — vacche, pecore, maiali e capre — mentre nei campi si coltivavano sicuramente grano e orzo. Gli archeologi hanno anche scoperto prove di pratiche culturali complesse, con comunità neolitiche che contemporaneamente costruiscono grandi siti monumentali e di sepoltura.

A tale proposito, la principale autrice dello studio, la Dr.ssa Sophy Charlton del Dipartimento di Archeologia della University of York, ha dichiarato: «Il fatto che abbiamo trovato questa proteina nel calcolo dentale di individui provenienti da tre diversi siti neolitici (ben distanti tra di loro, ndr) potrebbe suggerire che il consumo di latte era già molto diffuso all’epoca».

I tre siti archeologici su cui è stata condotta la ricerca (mappa elaborata dai ricercatori della University of York, su originale di Kahle e Wickham© – Creative Commons License©

«Si tratterebbe di una strada affascinante per ulteriori ricerche», ha proseguito la Charlton, «per osservare altri individui e vedere se sia possibile determinare l’esistenza di modelli che ci permettano di capire dove si stesse consumando latte in precedenza, e forse la quantità di prodotti lattiero-caseari consumati e le specie animali allevate, la diffusione in base al genere, all’età e alla posizione sociale».

La scoperta degli studiosi anglosassoni è ritenuta particolarmente interessante poiché recenti studi genetici suggerirebbero che in quel periodo storico le persone non avevano ancora sviluppato la capacità di digerire il lattosio. «Per ovviare a questo», affermano i ricercatori «gli antichi agricoltori potrebbero aver bevuto solo piccole quantità di latte alla volta o potrebbero averlo trasformarlo in altri prodotti quali il formaggio, eliminando attraverso le trasformazione la maggior parte del lattosio».

16 settembre 2019

foto University of York©

Per approfondire, clicca qui per il comunicato stampa (in lingua inglese) della University di York, e qui per lo studio scientifico (anch’esso in inglese) “New insights into Neolithic milk consumption through proteomic analysis of dental calculus” (“Nuove intuizioni sul consumo di latte nel Neolitico attraverso l’analisi proteomica del calcolo dentale”)