
Un interessante approccio con lo studio della qualità degli alimenti di origine animale è stato recentemente adottato in Spagna da alcuni ricercatori della Facoltà di Veterinaria della Universidad Autónoma de Barcelona (Uab), coinvolti in uno studio denominato ClearFarm, che avrà la durata di quattro anni. Gli studiosi coinvolti nella sua impostazione hanno compiuto un radicale cambio di paradigma rispetto a quanto fatto sinora in questo campo, aggiungendo alla lettura dei dati di laboratorio quello delle condizioni di vita di ciascun animale.
In sostanza, gli uomini della Uab hanno compiuto un vero e proprio passo avanti in materia di trasparenza nei confronti del consumatore, offrendo al produttore delle importanti chiavi di lettura per sapere se e quanto i propri animali godono di un benessere animale reale. Attraverso la scansione di QR Code (strumento purtroppo assai poco utilizzato in Italia), accedendo ad un sito web dedicato, si potranno raggiungere le “carte d’identità” di ogni animale, contenenti tutte le informazioni relative al benessere del singolo bovino da cui sono stati ottenuti un certo latte e/o una certa carne.
In questo senso ClearFarm mirerà a completare un progetto guidato dalla Facoltà di Medicina Veterinaria della Uab e che vede coinvolte altre tredici istituzioni europee provenienti da sei diversi Paesi. A tale scopo, i ricercatori coinvolti in esso daranno forma e sostanza ad una piattaforma in grado di raccogliere i dati sul benessere degli animali attraverso una serie di strumenti (sensori di vario genere), fornendo le informazioni elaborate sia agli agricoltori che ai consumatori, con il fine di facilitare il loro processo decisionale.
Attraverso l’uso del QR Code i ricercatori coinvolti in ClearFarm si prefiggono di cogliere una serie di sfide tecnologiche e di mercato su questioni che debbono e che possono essere risolte avendo la tracciabilità integrale del benessere del singolo animale, in tutta la sequenza produttiva.
Uno studio che va incontro alle esigenze del consumatore
Questo approccio va incontro ad una delle richieste sempre più pressanti dei consumatori, che è quella di sapere esattamente in quali condizioni l’animale da cui un prodotto è stato generato abbia vissuto. Per fare questo verranno misurati sia le variabili inerenti il comportamento della bestia, sia quelle ambientali, come la temperatura, l’umidità, la concentrazione di ammoniaca e di CO2 nell’aria.
Nel corso del progetto verranno selezionati tutti gli indicatori più utili per effettuare una tale valutazione. Ad esempio verranno posizionati sia sui bovini che sui suini dei sensori che permetteranno di registrare i movimenti nell’azienda, il comportamento alimentare (quanto mangino e quanto bevano e con quale frequenza lo facciano, etc.). Inoltre dei sensori ambientali registreranno le condizioni in cui gli animali vivono nei diversi ambienti e quanto queste incidano sulla loro permanenza in uno spazio piuttosto che nell’altro.
Tutti questi dati verranno raccolti su una piattaforma che, attraverso un algoritmo, fornirà informazioni che dovranno risultare di facile comprensione per ciascun tipo di pubblico (l’allevatore stesso, i tecnici, i consumatori) sia abilitato ad accedervi. Gli agricoltori potranno così ottenere delle informazioni sempre aggiornate sulle condizioni degli animali, con particolare attenzione alla segnalazione di eventuali criticità, attraverso cui poter intervenire in tempo per la soluzione dei problemi. Si potrà apportare così ogni correttivo necessario, caso per caso. I consumatori invece saranno in grado di apprendere la storia del benessere in cui ha vissuto l’animale da cui ciascun prodotto derivi.
La piattaforma web di ClearFarm sarà testata su diversi allevamenti di suini e bovine da latte di diversi Paesi, con l’obiettivo di riferire sullo stato sociale in cui gli animali vivono, in una varietà di sistemi di produzione e in diverse condizioni climatiche e geografiche, nei diversi Paesi.
Si terrà conto dei desiderata dei consumatori
Un aspetto innovativo del progetto è che i consumatori, ma anche i produttori, le autorità di controllo e i responsabili istituzionali, tra gli altri, saranno coinvolti sin dall’inizio nella progettazione di questa nuova piattaforma.
Durante i mesi di ottobre e novembre, verranno organizzati diversi workshop che coinvolgeranno sia i consumatori che gli allevatori, alla presenza di tecnici e ricercatori, al fine di conoscere le loro esigenze e preferenze in relazione al benessere degli animali e alle migliori soluzioni per raggiungerlo.
Al progetto ClearFarm, finanziato con 6 milioni di euro dal programma Horizonte dela Commissione Europea, parteciperanno sei università e centri di ricerca, cinque piccole e medie imprese e tre grandi aziende: la Universidad Autónoma de Barcelona, la Universidad de Murcia, ElPozo Alimentación S.A. e la Cooperativa Ganadera del Valle de los Pedroches (Spagna); Syntesa Partners and Associates A/s, Skov As Glyngore – Luto Sensores, Aarhus Universitet (Danimarca); Connecterra Bv, Eshuis Bv y Wageningen University (Paesi Bassi); Università degli Studi di Milano (Italia); Lluonnonvarakeskus e Hämeenlinnan Osuusmeijeri (Finlandia); Cattle Watch Ltd (Israele).
14 ottobre 2019