Terra Nuova: “le associazioni pediatriche sponsorizzate dalle industrie del latte“

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Ancora una volta, ci risiamo: le industrie del latte formula proseguono nella loro incessante pressione esercitata sulla classe medica per mantenere alto il loro business, esercitato sulla pelle dei piccoli, delle loro famiglie, del nostro stesso futuro. Con costi esorbitanti in termini di salute pubblica.

Il latte industriale, proposto come alternativa al latte delle mamme, per lo svezzamento dei bambini, sta moltiplicando la propria presenza, i livelli produttivi, le vendite, tutto ciò in barba agli strumenti sin qui creati per porre freno ad un problema sociale che è rilevantissimo. Strumenti nati per contrastare l’aggressività delle industrie, che si rivelano inadeguati, già che le loro vendite – a quanto pare – stanno crescendo ad una velocità otto volte maggiore alla crescita della popolazione.

“Si stima”, spiega l’epidemiologo triestino Adriano Cattaneo, dalle pagine del sito web Terra Nuova (l’articolo è intitolato “Latte artificiale: associazioni pediatriche sponsorizzate dall’industria”), “che i 6 maggiori produttori spendano oltre 7 miliardi di dollari l’anno per il marketing. Una frazione importante di questa spesa è rivolta a operatori e istituzioni sanitarie. Data la fondamentale importanza dell’allattamento per la salute pubblica, i consigli che operatori e istituzioni sanitarie danno alle famiglie sull’alimentazione infantile non dovrebbero essere influenzati da interessi commerciali”.

“Nel 2016”, prosegue Cattaneo, “l’Assemblea Mondiale della Salute ha approvato una risoluzione che conteneva una “Guida per porre fine alla promozione inappropriata di alimenti per lattanti e bambini piccoli”, disponibile anche in italiano. La guida invita gli operatori e le istituzioni sanitarie “a ottemperare al loro fondamentale ruolo nel fornire ai genitori e agli altri caregivers le informazioni e il sostegno sulle pratiche di alimentazione ottimali dei lattanti e dei bambini piccoli, e ad applicare le raccomandazioni della guida”.

“La raccomandazione N.15 della guida afferma che le associazioni professionali non dovrebbero: accettare attrezzature o servizi da ditte che commercializzano alimenti per lattanti e bambini piccoli; accettare regali o incentivi dalle stesse ditte; permettere a queste ditte di sponsorizzare riunioni di operatori e congressi scientifici. Il manuale che accompagna la guida fornisce ulteriori informazioni e dettagli”. Ma tutte queste raccomandazioni, a quanto pare, vengono – nella gran parte dei casi – eluse.

L’articolo cita poi una ricerca effettuata scandagliando i siti web, le pubblicazoni, le pagine social di 152 associazioni elencate sul sito della International Paediatric Association. Risultato: più dei 2/3 di esse ospitano pubblicità a pagamento, pubblicano bollettini per la raccolta di fondi, accettano sovvenzioni per congressi e altri eventi, ma anche la copertura dei costi di banchetti e congressi, di borse di studio, di assegni di ricerca e quant’altro.

Come se questo non bastasse, le denuce effettuate pubblicamente non hanno mai portato sensibili passi indietro né da parte delle associazioni coinvolte né tantomeno dei produttori, che continuano ad ungere impunemente i meccanismi di un sistema che, senza tema di smentite, si può definire corrotto.

L’articolo di Terra Nuova (più in basso il link) cita i vari dispositivi nazionali e internazionali – quelli dell’OMS in primis – che vengono regolarmente infranti, e auspica che una parte della classe medica riesca a manifestare la propria opposione a quello che non deve apparire come un malcostume, e che merita di essere trattato per quel che è: una sistematica opera di corruzione clandestina, illegale, condotta per lo più alla luce del sole, senza che alcuno riesca a porre fine a questa barbarie.

Sullo sfondo rimangono, forse troppo sottintese, le schiaccianti prove scientifiche che da anni oramai hanno definitivamente dimostrato i danni che l’alimentazione artificiale arreca ai bambini e di conseguenza i rilevantissimi costi che le famiglie e la società continuano a pagare.

21 ottobre 2019

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Per saperne di più:

OMS / “Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno” (1981)

Quotidiano Sanità / “La Sip rifiuti finanziamenti da chi produce sostituti del latte materno

Nostro Figlio / “Un antibiotico “naturale” nel latte di mamma

Istituto Superiore di Sanità / “Commercializzazione dei sostituti del latte materno

Internationa Bay Food Action Network Italia / “Cos’è il Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno