Le criticità della zootecnia intensiva nel seminario Aral di giovedì e venerdì prossimi

Rimpinzano le vacche – degli erbivori – di mangimi, poi pensano di cavarsela attrezzando la stalla con le spazzole rotanti – foto Pixabay©

La sostenibilità nelle sue varie forme è al centro del tradizionale appuntamento annuale con il seminario Sata (Servizio Assistenza Tecnica alle Aziende), organizzato dall’Aral (Associazione Regionale Allevatori della Lombardia) e giunto quest’anno alla sua 22esima edizione. L’incontro, articolato su due giornate di lavoro, si terrà presso il West Garda Hotel di Padenghe sul Garda, in provincia di Brescia, giovedì e venerdì prossimi, e sarà incentrato sui temi della (in)sostenibilità delle produzioni zootecniche intensive.

Al centro dei lavori verranno poste tematiche di grande attualità, su cui l’attenzione dei consumatori è cresciuta molto negli ultimi anni: questioni come il benessere animale, l’impatto ambientale, il produrre in maniera ecosostenibile verranno trattate dal punto di vista tecnico, tanto per i tecnici di settore quanto per gli allevatori.

Quello della sostenibilità è un fronte su cui l’economia agricola lombarda sa di doversi cimentare, per definire un indirizzo che sappia guardare al futuro, pur muovendosi tra le criticità accertate: dalla gestione dei reflui zootecnici al peso dell’inquinamento ambientale per le produzioni estensive, in particolar modo quelle di pianura. Su questo – e su molto altro ancora – gli organizzatori hanno previsto un programma organizzato per sessioni finalizzate alla trattazione di specifiche tematiche.

Ogni tematica prevede tra l’altro la presentazione dei risultati relativi a progetti di ricerca, sperimentazioni e nuovi protocolli sulle quali proprio l’Aral ha maturato importanti esperienze negli ultimi anni.

Il programma prevede la trattazione dei seguenti temi: riduzione dell’impatto ambientale da parte dell’azienda zootecnica; benessere degli animali (troppo spesso privati della possibilità di pascolare, e di scegliere l’erba, costretti ai mangimi), dalla certificazione ai nuovi approcci della gestione aziendale tramite la cosiddetta “zootecnia di precisione”; dalla gestione economica dell’azienda agro-zootecnica alla lotta alla mastite bovina che tanto incide sulla qualità del latte.

Al centro della trattazione ci saranno anche i farmaci e il loro (ab)uso e la necessaria sensibilizzazione sulla grave problematica dell’antibiotico-resistenza, su cui il mondo della zootecnia intensiva ha tanto da fare per migliorare. Il seminario si prefigge tra l’altro di proporre proprio le tematiche della sostenibilità ambientale, del benessere degli animali e della lotta all’antibiotico-resistenza quali strumenti di sostenibilità economica per l’azienda.

Il programma del seminario
I lavori di giovedì 23 si avvieranno (ore 8:30) sul tema delle “Nuove frontiere della sostenibilità ambientale” per dare spazio poi ad una sessione sulla “Gestione aziendale tra benessere ed economia”, con gli interventi che coinvolgono la valutazione del benessere, la “zootecnia di precisione”, la genomica e la gestione del bilancio finanziario. Venerdì 24 mattina l’interesse si sposterà sul tema del “Latte, Mungitura e Mastite”, con la presentazione dei più moderni approcci alla qualità del latte, alla mungitura e alla gestione dell’infiammazione alla ghiandola mammaria della vacca, strettamente legata all’eccessivo sfruttamento della bovina da latte all’interno delle produzioni intensive.

Numerosi e autorevoli saranno i relatori, molti dei quali impegnati nella ricerca asservita alle produzioni intensive e operanti in diverse università italiane. A loro verrà demandato il compito di portare il più avanzato contributo del mondo scientifico e il necessario confronto, tanto importante per la crescita dell’economia agricola regionale.

Altre informazioni, programma e iscrizioni sono possibili sul sito web dell’Aral.

20 gennaio 20120