Pubertà età critica per le bovine da latte, non solo per gli umani

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Un nuovo studio condotto in Canada dai ricercatori della University of British Columbia aggiunge nuove conoscenze all’universo della specie bovina, e più precisamente a quello delle vacche da latte, animali che nella fase della loro pubertà attraverserebbero un periodo molto critico e delicato della loro esistenza, sia a livello fisiologico che emotivo.

Come accade quindi agli esseri umani, le bovine in questione sembrerebbero più instabili caratterialmente e più disposte a correre rischi. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista della Royal Society Open Science da ricercatori della suddetta università, che hanno osservato e documentato i modi in cui le bovine reagiscono agli stimoli nelle varie fasi della loro esistenza, svolgendo la prima indagine su un campione di allevamento seguito dalla nascita fino all’età adulta.

Stando alle analisi operate dai ricercatori, i bovini più giovani passerebbero da una condizione di stabilità che caratterizza i primi mesi di vita, ad una spiccata mutevolezza e imprevedibilità degli umori entrando nella fase che precede la maturità vera e propria – quella che per la specie umana viene definita “pubertà” – per tornare quieti in età adulta.

«Le vacche cambierebbero la loro personalità in funzione della maturazione sessuale raggiunta», spiega la responsabile della ricerca Heather W. Neave «e questo probabilmente a causa dei cambiamenti fisiologici che si verificano nei loro corpi, proprio come accade negli esseri umani». «Questi cambiamenti», prosegue Neave, «rischiano di essere accelerati in funzione dei trattamenti ricevuti, come ad esempio la separazione immediata dalle loro madri».

Il team di ricerca ha studiato novanta esemplari di bovini appartenenti alla razza Frisona, nota per la grande capacità produttiva. «Abbiamo sottoposto le vacche», ha proseguito Neave, «a dei test sulla personalità, separandole dal resto del branco e analizzando i loro comportamenti in presenza sia di un essere umano che di un oggetto sconosciuto. In base alle loro reazioni siamo riusciti a individuare degli indicatori del malumore, dell’audacia, dell’intraprendenza dell’esplorazione dell’ambiente e della curiosità».

«Il minor livello di coerenza», continua la ricercatrice, «è stato individuato durante il periodo della pubertà. I cambiamenti fisiologici che avvengono durante la maturazione sessuale potrebbero spiegare l’incoerenza nei tratti della personalità”, sottolineando l’importanza che questa consapevolezza avrà nello studio e nella gestione del bestiame all’interno dei sistemi di produzione industriale».

Si può dire quindi che «il benessere degli animali», conclude così il gruppo di ricerca in un comunicato stampa, «è direttamente collegato alla loro salute e quindi alla produttività. Mucche tranquille consumeranno di più, produrranno più latte e avranno una crescita migliore rispetto agli esemplari meno stabili». 

17 febbraio 2020