Nuova Zelanda, l’Mpi si dice certo: “Eradicheremo mastiti e zoppie dai nostri allevamenti”

Vacche al pascolo in Nuova Zelanda – foto MPI-NZ©

Un nuovo spiraglio di luce potrebbero aprirsi per la comunità scientifica che opera nell’àmbito della ricerca sulla mastite bovina, patologia cronica che attanaglia milioni di vacche al servizio delle produzioni industriali nel mondo. Lo si è appreso nei giorni scorsi dall’Mpi neozelandese (The Ministry for Primary Industries) che, in collaborazione con le organizzazioni DairyNZ e Beef+Lamb New Zealand, ha incaricato la Massey University di Palmerton North di intraprendere specifiche ricerche sulle principali malattie del bestiame, al fine di accelerarne l’eradicazione.

«I ricercatori della Massey University misureranno in quale modo il Mycoplasma bovis (l’agente primario della mastite, associato anche ad altre patologie nelle bovine da latte, ndr) colpisce le mandrie. Grazie a questa ricerca», ha annunciato il Dr. John Roche, capo consigliere scientifico dell’Mpi e responsabile del Gruppo di consulenza scientifica sul Mycoplasma bovis, «studieremo gli eventuali segni sul fisico delle bovine, gli effetti sulla produzione e sulla composizione del latte e la loro durata nel tempo».

Il Dr. John Roche, capo consigliere scientifico dell’MPI-NZ – foto di MPI-NZ©

Il Dr. Roche si è detto fiducioso che ciò possa contribuire ad accelerare l’eradicazione della malattia dalle aziende agricole della Nuova Zelanda, e a ridurre al minimo gli impatti negativi che essa ha sulle produzioni.

«I risultati di questo progetto forniranno prove per aiutare a rilevare il Mycoplasma bovis», ha aggiunto Roche, «migliorare i nostri strumenti di sorveglianza e aumentare la nostra comprensione di come la malattia si diffonde nei diversi sistemi agricoli della Paese, il che è fondamentale in termini di eradicazione, aiutandoci a quantificare l’impatto che essa ha, garantendo il supporto necessario, come raccomandato nel recente rapporto del nostro Gruppo di consulenza tecnico-scientifica».

La Nuova Zelanda è il primo Paese al mondo a confidare manifestamente nella possibilità di eradicare il Mycoplasma bovis, principale malattia batterica alla base di molti problemi di benessere e produttività degli animali, soprattutto nei bovini da latte: dalle mastiti che non rispondono più ad alcun tipo di trattamento alle zoppie più gravi, ad una parte dei casi di aborto che affliggono soprattutto le produzioni intensive.

L’infografica con cui l’MPI comunica  settimanalmente l’aggiornamento del  programma sul Mycoplasma bovis – illustrazione di MPI-NZ©

Lo studio, che dovrebbe durare uno o due anni, si prefigge di rimuovere molte credenze che il mondo scientifico internazionale ha fondato su ricerche operate in sistemi allevatoriali diversi da quello neozelandese: sistemi in cui alla base dell’alimentazione delle bovine non c’è il pascolo bensì gli insilati fermentati o i fieni.

«A riguardo del Mycoplasma bovis nell’ambito delle produzioni da pascolo», ha precisato il Dr. Roche, «si sa molto poco e man mano che andremo avanti nell’eradicazione, con un numero di animali affetti che si andrà riducendo, ci avvicineremo alle singole case history, in quanto è molto importante capire quale impatto la malattia ha sulle singole aziende».

9 marzo 2020

Maggiori informazioni su questo progetto (in lingua inglese) sono raggiungibili sul sito web dell’MPI neozelandese

Per saperne di più sul Mycoplasma bovis – dal sito dell’Istituto Zooprofilattico delle tre Venezie – e per una cospicua bibliografia sul tema, clicca qui