È un’opera importante, frutto di anni di studio, di una conoscenza magistrale, di un impegno altamente significativo, ed è stato presentato in videoconferenza venerdì scorso, 22 gennaio presso il Consiglio Regionale della Puglia – Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale, nell’ambito delle attività culturali di “Teca del Mediterraneo”. Stiamo parlando dell’”Atlante dei tratturi – Archeologia e storia dei sistemi-agro-silvo-pastorali” di Pierfrancesco Rescio, pubblicazione edita da Csl Pegasus Edizioni, realizzata con il contributo della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Mibact (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo).
La pubblicazione è frutto del lavoro – un impegno durato più di dieci anni – del Professor Pierfrancesco Rescio, docente di Topografia Antica e Medievale all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Un lavoro basato su una profonda conoscenza della materia, fatto di analisi, confronti, esplorazioni e ricerche bibliografiche, che ha preso forma in 251 pagine in formato A4, con oltre 400 illustrazioni: foto, mappe, grafici su itinerari, luoghi inediti e conosciuti ai più, che testimoniano un’epopea lunga millenni, che ha coinvolto intere popolazioni ed è arrivata, pur con molte profonde trasformazioni, ai giorni nostri.
Il volume testimonia l’esistenza di oltre 150 tratturi e “riposi”, con descrizioni minuziose dei percorsi, più di 300 località archeologiche e 200 altre località note. I sette capitoli che lo compongono sono dedicati a: Storia della Transumanza e dei tratturi, L’Amministrazione della Dogana, Storia, Antropologia e Archeologia, Dizionario terminologico, Analisi e descrizione dei tracciati, Riposi, Dinamica del rapporto fra Tratturi e Territorio, La rete dei percorsi.
Uno sguardo alla transumanza nei diversi contesti storici
Nata in epoca preistorica, con la migrazione di popolazioni dedite alla pastorizia, che sin dal Paleolitico si spostarono con i loro armenti e greggi nell’incessante ricerca di erba, la transumanza si sviluppò nell’età del Bronzo (4mila anni or sono) sino a trovare una vera e propria organizzazione a partire dall’età romana, normanna e sveva. Sul finire del XV secolo, la creazione di un vero e proprio sistema fiscale comportò la necessità di definire una rete di percorsi che con il tempo avrebbero fortemente caratterizzato e per sempre il paesaggio agrario, trasformandolo definitivamente sino alla metà del XX secolo.
Ciò che resta di quella cultura è ora visibile nei territori che l’hanno vista crescere e svilupparsi: sono i toponimi, le masserie e i rifugi, ma anche le chiese, i muretti a secco, le grotte e i trulli. Sono i luoghi sperduti e le grandi aree verdi che rimandano ad un mondo che nel corso del XX secolo ha subìto una definitiva trasformazione, sino praticamente a scomparire. Un mondo di cui poco oramai ci resta, se non parziali testimonianze, frutto di ricerche storiche ed etno-antropologiche territoriali e sovraterritoriali, sin qui mai esaustive.
Un’opera unica nel suo genere
A guardar bene, l’Atlante dei tratturi di Pierfrancesco Rescio è prima indagine organica sul fenomeno della transumanza, in cui storia, archeologia, antropologia e topografia convergono in un tutt’uno che offre una lettura sistematica ed esaustiva di un mondo che sin qui è sempre stato raccontato in maniera parcellizzata. Un volume che non potrà mancare nelle librerie degli appassionati e dei cultori del pastoralismo, del viaggiare lento, della storia sociale dell’umanità.
Chi è Pierfrancesco Rescio
Nato nel 1967 a Triggiano, nel barese, Pierfrancesco Rescio ha vissuto a Bari sino al suo trasferimento a Napoli, dove è titolare della cattedra di Topografia Antica all’Università Suor Orsola Benincasa. Oltre all’insegnamento ha condotto personali studi operati sul campo, sulla paesaggistica e i territori antropizzati del Centro e Sud Italia, occupandosi del mondo pastorale, delle sue storie, culture e vicissitudini.
Lo studio delle migrazioni locali lo ha portato a scrivere saggi e articoli sulle genti che hanno vissuto, popolato e percorso nei secoli la via Appia, la via Traiana, le vie Francigene, ma anche studi e documenti sui castelli della Puglia normanna e sveva, le sue cattedrali, le masserie, gli abitati rurali, proponendo una lettura della società e dei paesaggi antropizzati mai banale e fine a sé stessa.
25 gennaio 2021
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