Bioconservanti alimentari: dalla Danimarca nuove prospettive nell’utilizzo del siero di latte

Lactococcus lactis al microscopio elettronico – foto di Kenneth Todar©, PhD – Creative Commons License

Un gruppo di ricerca del National Food Institute presso la Technical University of Denmark ha annunciato giorni fa un’interessante conquista scientifica, raggiunta grazie ad un nuovo approccio produttivo impiegato per ottenere – in maniera del tutto naturale – uno dei principali conservanti utilizzati dall’industria agroalimentare.

Gli studiosi hanno lavorato con un approccio innovativo sul siero del latte, e in particolare su un batterio in esso contenuto – il lactococcus lactis – che secerne nisina, per ottimizzare la produzione di questa sostanza, largamente adottata dall’industria alimentare come bioconservante.

La nisina è un peptide antimicrobico utilizzato per prevenire la crescita di alcuni microrganismi deterioranti: ad esempio, può inibire la germinazione delle spore nelle zuppe in scatola e impedire l’insorgenza di muffe sui formaggi confezionati, senza alterarne il sapore.

L’approccio innovativo attuato dai ricercatori danesi si è basato sull’analisi dei limiti insiti nella produzione industriale di nisina, con i ceppi di lactococcus lactis coltivati ​​a densità cellulari molto elevate per ottenere il titolo di nisina più alto possibile. In questo approccio l’accumulo di acido lattico porta all’interruzione della produzione del bioconservante, anche nelle fermentazioni a pH controllato.

La tecnica adottata, esposta in dettaglio nel Journal of Agricultural and Food Chemestry, ha permesso di alleviare lo stress ossidativo del substrato di fermentazione e di ridurre l’assorbimento di nisina da parte delle cellule produttrici.

“Grazie a questo approccio innovativo”, hanno spiegato gli studiosi, “è stato possibile raggiungere un titolo elevato di nisina, paragonabile ai titoli più alti ottenuti utilizzando terreni di coltura ricchi e costosi”.

Non solo nisina
Da questo approccio innovativo – naturale, efficace e sostenibile – nella produzione di nisina è inoltre derivata una interessante produzione di acetoina, un altro composto organico prodotto naturalmente, che si presenta come liquido incolore dal gradevole odore di burro e/o di mandorle, utilizzata nei settori alimentare e profumiero .

10 maggio 2021