
È stato presentato lunedì scorso 17 maggio – in videoconferenza – l’accordo di partenariato su “Parchi, pastori, transumanze e grandi vie delle civiltà”, all’interno del programma delle Terre Rurali d’Europa, incluso nella programmazione europea dell’Agenda 2030.
Il primo obiettivo dell’operazione sarà quello di valorizzare i tratturi, vale a dire le antiche vie della transumanza (spesso penalizzate negli anni, purtroppo, dalla sovrapposizione del moderno sistema viario), all’interno dell’offerta turistica nazionale.
L’accordo – che avrà la Regione Abruzzo come capofila – è stato sottoscritto presso la sede della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome dalle Regioni Basilicata, Campania, Marche, Molise, Piemonte, Puglia e Veneto, oltre che da ASviR MoliGal e dai Cram (Centri Rurali di Assistenza Multiservizi). Tutti insieme questi enti avranno l’obiettivo di valorizzare, mettere in rete, tutelare – e offrire al turismo nazionale e internazionale – la storia millenaria dei sentieri, delle tradizioni e delle culture della transumanza.
Nelle prossime settimane verrà avviato un tavolo tecnico e programmatico, per la mappatura dei percorsi e per la valorizzazione di una rete che anticamente era, spiegano i suoi promotori, “l’asse portante dell’economia peninsulare. Rete che ora può tornare ad avere un ruolo centrale, anche attraverso declinazioni innovative come la georeferenziazione e la cartografia in rete, per creare un’attrattiva turistica nazionale e internazionale”.
Tre – è stato sottolineato nella presentazione – sono le principali azioni previste:
- la misura del patrimonio e il piano finanziario (vale a dire cosa c’è di storico, naturalistico, architettonico e paesaggistico lungo le vie della transumanza);
- schede di sintesi del progetto Parcovie 2030, (già inviate affinché venissero inserite in una delle linee del Recovery Plan);
- tutto ciò che dalla cabina di regia sarà posto alla base del progetto.
«Stiamo riscoprendo», ha esordito il presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, «il tracciato di millenni di civiltà. Sono certo che già solo questo potrà far scattare centinaia di migliaia di prenotazioni».
Introducendo i lavori, proprio Sospiri ha sottolineato il potenziale «non solo dell’idea romantica della transumanza e dei tratturi, ma anche il loro valore per un grande ritorno per il turismo e per le attività economiche coinvolte, con la certezza di poter aggregare altre realtà a livello transregionale ed anche transnazionale, inserendosi appieno nelle linee programmatiche del recovery fund».
«Parliamo di un’iniziativa», ha aggiunto il presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, «che ci consentirà di intercettare una pioggia di fondi europei Pon, e parliamo di un programma del valore complessivo di 1miliardo 423milioni 125mila euro, valido per sette Regioni per dieci anni».
«L’accordo», ha concluso Sospiri, «ci permette di recuperare e restituire nuova vita e visibilità alle vie commerciali dei tratturi con l’obiettivo di favorire la riscoperta di un pezzo della nostra storia pastorale e collegare giacimenti culturali, turistici, ambientali ed enogastronomici ai fini turistici».
Staremo a vedere quanto di queste buone e belle parole porteranno cambiamenti significativi per le comunità pastorali – troppo spesso trascurate quando sono in gioco altri interessi – nella vita di tutti i giorni.
24 maggio 2021