I ricercatori: Sardegna terra ideale per produzioni ovine. Lo capiranno politica e industrie?

immagine dal progetto Sheep to Ship Life©

Dopo cinque anni di lavori, il progetto “Sheep to Ship Life”, dedicato alla pastorizia sarda, è giunto al suo termine, raggiungendo l’ambizioso obiettivo di dimostrare come l’allevamento della pecora da latte possa essere più sostenibile rispetto ad altri – dal punto di vista climatico e ambientale – e al tempo stesso più efficiente e redditizio. 

“A dispetto dell’immaginario collettivo”, hanno commentato gli organizzatori, “legato a paesaggi idilliaci fatti di pecore, verdi pascoli e cieli azzurri, il progetto ha quantificato come, in realtà, il settore lattiero-caseario ovino della Sardegna, con circa 3 milioni di capi e oltre 10 mila aziende attive, contribuisca per oltre il 5% delle emissioni di gas serra dell’agricoltura italiana”.

immagine dal progetto Sheep to Ship Life©

Per contro, i margini di miglioramento evidenziati dal progetto esistono e sono ampi, grazie a specifiche azioni di mitigazione dei cambiamenti climatici soprattutto se accompagnate dalla valorizzazione degli importanti servizi eco-sistemici offerti. “Servizi”, hanno spiegato i responsabili del progetto, “a cui le aziende ovine sarde sono strutturalmente vocate”.

“Nell’arco di dieci anni”, è stato spiegato dai ricercatori, “il sistema lattiero-caseario ovino sardo è in grado di ridurre del 20% le emissioni di gas serra, semplicemente mettendo a sistema, su scala regionale, le strategie di eco-innovazione declinate dal “Piano d’azione ambientale” sviluppato da Sheep to Ship Life. Grazie ad esso, entro il 2050, il sistema di allevamento ovino della Sardegna potrebbe raggiungibile facilmente la neutralità climatica”.

In altre parole, spiegano sul sito web del proprio ente i responsabili dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, si tratta di “conciliare la sfida al cambiamento climatico con la sostenibilità economica e sociale”, di “rendere l’allevamento della pecora da latte più sostenibile dal punto di vista ambientale e, nello stesso tempo, più efficiente e redditizio”.

Gli attori del progetto Sheep to Ship Life
Il progetto, finanziato dall’Ue nell’ambito del programma Life “Ambiente e cambiamenti climatici” – ovvero del suo sottoprogramma “Azione per il Clima” – è stato coordinato dal Cnr Ibe di Sassari e ha visto la partecipazione dell’Università degli Studi di Sassari, con i Dipartimenti di Agraria e di Scienze economiche e aziendali, delle agenzie regionali Agris e Laore, e dell’Assessorato della Difesa dell’ambiente della Regione Sardegna.

Le riflessioni sull’eredità che il progetto lascia alla Regione Sardegna e al settore ovino Mediterraneo, più in generale, sono state discusse giovedì scorso 10 giugno nel corso di una conferenza divulgativa in diretta video intitolata “Sheep may safely graze, e possono aiutarci nella sfida del cambiamento climatico”. 

Venerdì scorso i  suoi organizzatori hanno comunicato che “a breve sul sito web del progetto verrà resa disponibile la registrazione dell’evento”, a cui hanno partecipato relatori esperti del settore, sia nazionali che europei (traduzione simultanea disponibile).

14 giugno 2021