
“Il trattamento degli alimenti ad alta pressione (Hpp) è efficace nel distruggere i microrganismi nocivi e non pone maggiori problemi di sicurezza alimentare rispetto ad altri trattamenti”. Ad affermarlo, martedì scorso 8 marzo, è stata l’Efsa (European Food Safety Authority), che ha così commentato un nuovo studio scientifico su questa tecnologia, intitolato “The efficacy and safety of high-pressure processing of food” (“L’efficacia e la sicurezza della lavorazione ad alta pressione degli alimenti”)
Gli esperti dell’Efsa hanno valutato la sicurezza e l’efficacia del trattamento Hpp sugli alimenti e, più specificamente, se possa essere usato per limitare la proliferazione di Listeria monocytogenes negli alimenti pronti per il consumo, come alternativa – ad esempio – al trattamento termico del latte crudo.
L’Hpp è una tecnica di conservazione degli alimenti non termica che elimina i microorganismi responsabili di contaminazioni alimentari, utilizzando una pressione intensa per un dato periodo di tempo, “senza alterare”, assicurano gli esperti, “il gusto, la consistenza, l’aspetto e i valori nutrizionali” del cibo.
“L’Hpp”, spiega il sito web dell’Efsa, “può essere utilizzato in diverse fasi della filiera di produzione degli alimenti, di solito su prodotti preconfezionati. Può essere applicato a materie prime come il latte, i succhi di frutta e i frappé, ma anche a prodotti che sono già stati lavorati come la carne cotta affettata e i prodotti alimentari pronti per il consumo. In quest’ultimo caso riduce in essi la contaminazione proveniente dall’ambiente di produzione, per esempio durante l’affettatura e la manipolazione”.
È interessante notare come questo metodo di trattamento degli alimenti riduca i livelli di Listeria monocytogenes nei prodotti a base di carne pronti per il consumo, con determinate combinazioni tempo-pressione, specificate nel suddetto studio scientifico.
“In generale”, spiegano all’Efsa, “più lunga è la durata e l’intensità della pressione, maggior riduzione della possibile contaminazione si ottiene. Si tratta di un risultato importante perché la contaminazione da Listeria monocytogenes degli alimenti pronti per il consumo è nell’Ue un seruio motivo di preoccupazione per la salute pubblica”. “L’Hpp”, conclude l’Efsa, “si è rivelato efficace anche nel diminuire i livelli di altri agenti patogeni come Salmonella ed Escherichia coli”.
14 marzo 2022
Sul trattamento Hpp e sul combinato a caldo (Htp), segnaliamo l’articolo “Heat and high pressure: new technique to process food”, sul sito web della Commissione Europea