Archiviata con successo la prima edizione del Corso per pastore e pastori, presso la Scuola professionale per l’agricoltura e l’economia domestica Salern di Varna – corso che ha licenziato ventidue professionisti abilitati ad operare – l’Assessorato all’Agricoltura e i responsabili dell’istituto hanno presentato il prossimo esercizio, che prenderà il via in coincidenza con l’anno scolastico 2022-23.
Crescono sia la richiesta che la disponibilità di pastori
«La richiesta di pastori da parte del mercato sta crescendo»: ad assicurarlo è il direttore della scuola, Mertin Unterer, che aggiunge come «le complessità dell’impegno al quale essi vengono sottoposti ogni giorno, e quasi sempre da soli, viene spesso sottovalutata».
“Per questo motivo”, spiegano all’assessorato, “il corso di formazione è mirato a impartire un bagaglio di competenze completo: i contenuti spaziano dalla conduzione degli animali alla cura delle loro condizioni di salute, fino ai temi molto attuali della protezione delle mandrie e della gestione sostenibile dei pascoli”.
«I pastori ci sono sempre stati», sottolinea la direttrice del corso, Gabriele Falschlunger, «e sono da sempre presenti con il loro grande impegno e la loro grande esperienza sulle nostre malghe. Con questo corso di formazione vogliamo dare loro visibilità, e valorizzare questa professione».
Da sempre i pastori danno un importante contributo alla società: non solo per l’agricoltura, le produzioni alimentari sostenibili e il vero benessere animale, ma anche per la protezione dal fenomeno dell’erosione, per l’ecologia e il mantenimento del paesaggio di montagna.
Qualifica e certificazione riconosciute in Europa
“La base giuridica per l’istituzione del corso”, spiega in una nota l’assessorato agricolo della Provincia Autonoma di Bolzano, “è stata individuata nella figura professionale della pastora e del pastore, sviluppata dalla Scuola professionale Salern, in collaborazione con l’Ufficio di coordinamento per la formazione professionale continua della Direzione dell’istruzione in lingua tedesca”. In questo, sono stati coinvolti degli stakeholder e le figure di pastora e di pastore sono state inserite nel registro provinciale dei titoli finali del sistema educativo e delle figure professionali, con delibera della Giunta provinciale.
“Nella qualifica professionale”, spiegano in assessorato, “le competenze di pastore e pastori sono descritte nel dettaglio, in base agli standard nazionali. In questo modo, anche la relativa certificazione è comparabile a quella italiana e riconosciuta in tutta Europa”.
Per quanto concerne il prossimo anno, le iscrizioni sono già aperte. Il percorso ha l’obiettivo di sviluppare le competenze dei partecipanti in tema di:
- pratiche agricole sostenibili per la gestione del pascolo (con bovini, ovini e caprini),;
- alimentazione animale
- caratteristiche organolettiche delle produzioni
- principali tecniche di caseificazione artigianale
- lavorazione delle carni
Il corso prevede una parte esperienziale presso aziende partner e l’adozione di metodi di “peer education”.
“Gli studenti”, spiegano all’assessorato, “saranno inseriti in un percorso di accompagnamento per lo sviluppo di un’idea imprenditoriale e per il miglioramento di segmenti produttivi della propria azienda”. Saranno affiancati da un team di esperti e ricercatori che li supporteranno nello sviluppo delle loro proposte progettuali e nella risoluzione di specifici quesiti, connessi allo sviluppo della loro idea imprenditoriale.
23 maggio 2022